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La Crisalide in scena al teatro Morelli

Foto © Acri In Rete
Antonietta Bonparola
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Grande successo della rappresentazione teatrale del Centro Diurno SocioRiabilitativo per Disabili “CRISALIDE”, che la sera dell’11 novembre è andata in scena a Cosenza al Teatro Morelli, con l’opera ispirata alla biografia del Beato Francesco Maria Greco: “Io lo seguirò, Francesco Maria, una vita… una missione”.
La messa in scena dell’opera è stata inserita in una “Serata di beneficienza” ed ha visto la presenza del Vescovo della diocesi di Cosenza Monsignor Francesco Nolè, il Vicario Episcopale Gianni Citrigno, i Sacerdoti di alcune diocesi della provincia cosentina, le Suore dell’ Istituto delle Piccole operaie dei Sacri Cuori e la signora Nina Pancaro miracolata dal beato Francesco Maria Greco.
Le parole del vescovo hanno emozionato e commosso tutti, ma hanno soprattutto descritto in pieno il senso e lo spirito di sacrificio degli operatori e dei ragazzi, permettendo alle persone disagiate di emergere dal limbo della “non considerazione” e poter pensare anche al loro futuro, quando non ci saranno più i loro cari ad assisterli.
La rappresentazione, realizzata nell’ambito dell’attività di teatro terapia espressiva, che come sempre ha visto la collaborazione dei vari laboratori del centro diurno (arte terapia, musicoterapia, sartoria sociale, ecc.), ha come fine favorire la riabilitazione, la socializzazione e l’integrazione dei soggetti disagiati (a livello fisico, psichico e sensoriale). Una realtà che da tempo si realizza sul territorio di Acri all’interno del Centro Diurno a valenza semiresidenziale.
Il progetto “Teatral-mente” nasce dall’esperienza di anni di lavoro sul campo, carichi di volontà e desiderio, nel tentativo di favorire, attraverso la rappresentazione teatrale, come momento conclusivo, la visibilità dei soggetti che vivono una situazione di disagio, ma soprattutto per abbattere il muro dello stigma sociale e del pregiudizio verso colui che è “diverso da noi”.
La Cooperativa Sociale CRISALIDE O.N.L.U.S. a r.l. combatte quotidianamente, spesso da sola, per l’integrazione dei soggetti disabili mentre le istituzioni spesso restano silenti, indifferenti ed inerme a tale richiamo di sofferenza. In una società contemporanea caratterizzata dal materialismo e consumismo, questi soggetti hanno spesso il triste epilogo di non essere visti da nessuno.
Encomiabile è poi l’aiuto di tutti gli operatori che, collaborando nel Centro Diurno CRISALIDE, con passione e fede indissolubile verso la propria missione, accompagnano gli utenti verso un cambiamento per una migliore qualità di vita, così come fa la crisalide diventando farfalla.
Con questo si vuole lanciare un urlo d’aiuto, che possa non restare sordo, a tutte le istituzioni pubbliche in modo che possano sostenere e mantenere in vita tali realtà per non lasciare queste persone mai più sole.

PUBBLICATO 02/12/2016 | © Riproduzione Riservata





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