«Una normale nevicata ha messo in ginocchio il Comune di Acri». Il coordinatore dell’Italia dei Valori Maurizio Feraudo non usa mezzi termini per definire lo stato d’emergenza che attanaglia il centro presilano.
«E’ bastata una bufera di neve», dice, «per mettere in ginocchio l’intera cittadinanza e l’economia del nostro Comune di montagna». Così, i problemi causati dal maltempo diventano un caso politico. «L’Amministrazione comunale di Acri», sostiene Feraudo, «ha manifestato tutta la sua incapacità ad affrontare un’emergenza che non doveva e non poteva coglierla di sorpresa. Sono rimaste completamente isolate intere frazioni e interi rioni».
Secondo l’esponente del movimento di Di Pietro, nel centro urbano di Acri i disagi e le insidie dovute al ghiaccio e «al mancato tempestivo intervento per spalare la neve» si sono avvertiti nella sua massima gravità.
«Nelle piazze centrali e isole pedonali», aggiunge, «la neve e il ghiaccio non sono stati rimossi.
Ciò ha determinato una situazione di gravissimo pericolo sia per i pedoni che per i veicoli, con conseguenti numerosissimi incidenti con feriti finanche gravi».
Definendo il quadro «sconcertante», Feraudo sostiene che «il Comune doveva essere pronto, in pieno inverno, a saper affrontare i disagi e le emergenze che derivano da una normale nevicata».
Ancora ieri moltissime famiglie, comprese persone anziane e bisognose di assistenza, sono rimaste completamente isolate ed abbandonate a se stesse.
L’Italia dei Valori denuncia tale «gravissima» situazione e chiede al Sindaco di dare prontamente e pubblicamente conto ai cittadini delle somme spese (per automezzi, personale, ecc.) per fronteggiare il problema della nevicata e dei conseguenti disagi.