A proposito del futuro nuovo tracciato della ss 660 necessario per evitare la frana di Serra di Buda, la giunta Tenuta appoggia chiaramente l'idea di aggirare Serra di Buda a nord, via Schito-Vagno, con una nuova strada che da Salici porti al Pucchio.
Di questo tracciato si sarebbe parlato nella conferenza di servizi tenutasi di recente a Catanzaro (che strana coincidenza, per anni tutto tace e poi, ad un mese dalle elezioni, si fa una conferenza di servizi, quello che si dice il caso), ed il Comune di Acri lo avrebbe avallato convintamene.
Saremmo curiosi di sapere e quali cittadini chiediamo, quali motivazioni tecniche hanno portato a tale scelta e quali altre motivazioni hanno fatto escludere l'ammodernamento dell'attuale tracciato con nuovo tratto solo da Acri a Chianette.
Il raffronto tra le due ipotesi è stato fatto ed è nettamente a favore del secondo infatti: è più corto ( 3,5 Km contro 7,5);costa di meno; serve la zona industriale di Chianette; è esposto a sud anziché a nord; non ha nessun impatto ambientale; nonostante tutto ciò l'amministrazione comunale di centrodestra uscente vuole portare la futura ss 660 verso il torrente Duglia lungo la direttrice Schito-Vagno, perché?
Siamo in campagna elettorale, i candidati debbono chiaramente esprimere le loro opinioni e motivare le loro scelte, le nostre sono chiare da tempo e le riaffermiamo: il problema frana va risolto con un nuovo tracciato Acri-Chianette con breve tratto in galleria, che si è già ampiamente dimostrato essere fattibilissimo.
L'amministrazione uscente, che non ha avuto la delicatezza democratica di discutere la cosa con l'opinione pubblica, motivi le sue scelte e spieghi alla gente il perché di esse, senza nascondersi dietro non chiari alibi tecnici o di competenze; accetti anzi un pubblico confronto diretto ed aperto tra i fautori dell'una e dell'altra soluzione.
Perché ricordiamoci, come diceva Andreotti, che a pensare male si fa peccato ma ci si indovina quasi sempre.