Opinione Letto 1212  |    Stampa articolo

C’è altro!

Maurizio Garotti
Foto © Acri In Rete
Le sterili polemiche, parte integrante di una campagna elettorale, fanno sì che alcune cose importanti passino velocemente sotto i nostri occhi senza che nessuno rifletta e veda dove sta il concreto problema. Mi riferisco al fatto che cercare, studiare e costruire un nuovo tracciato per la strada 660, non vuol dire aver risolto il problema idrogeologico dell’attuale statale; perché deve essere chiaro e deve essere un impegno della nuova amministrazione risolvere sia quel problema franoso sia gli altri medesimi dissesti diffusi sul nostro territorio, al di là della costruzione o meno della nuova arteria.
Sulla realizzazione della nuova statale se ne può parlare all’infinito e, se mai la faranno, sarà chi comanda, chi vincerà le elezioni, ad inserire i suoi tecnici e i propri uomini, non è un segreto questo e sfido chiunque a dimostrare il contrario. Infatti, la domanda che mi sorge spontanea è: ma se il centro destra perde sia al Comune che alla Regione e, tra un anno, il centro sinistra salva l’Italia dal pericolo Berlusconi, il senatore Trematerra, che tanto si sta adoperando per questo paese, verrà meno agli impegni presi sia per la suddetta statale sia per le altre opere? La sua parola va oltre l’appartenenza politica, oltre il risultato delle urne e per il reale bene della comunità?... (Che stupido a pormi certe domande!)
Tutto ciò detto passiamo ad altro, parliamo degli altri problemi di Acri che la faccenda frana Serra di Buda sta facendo passare sotto silenzio.
La sfera sociale con tutte quelle famiglie abbandonate a se stesse, dimenticate dal comune con il suo covo di assistenti sociali semplici impiegati e non presenti sul territorio; tutte quelle persone che vivono in condizioni igieniche al limite della sopportabilità e di cui il comune non ha nemmeno un censimento.
Altro ambito sociale il problema dell’alcolismo giovanile e non.
Il problema dell’incidenza sulla salute degli acresi delle discariche abbandonate.
La questione immigrazione.
Il tema culturale e la conservazione e il recupero della storia di Acri.
Il piano regolatore e il Parco Nazionale della Sila al quale l’attuale Amministrazione ha, inspiegabilmente, aderito per una piccola parte; nella restante parte vogliono buttare cemento?
Il nuovo tracciato della 660 non farà raddoppiare il valore dei terreni vicini?
I temi della campagna elettorale dovrebbero essere questi e non solo il progetto di una statale che ci vorranno anni per costruire e inghiottirà tanti soldi.
Domande legittime, domande che dovrebbero farsi gli elettori prima di dare il voto ad un partito solo perché i volponi della politica gli hanno candidato un parente.
Elettore, non ti sto chiedendo di votare per me, vota per chi vuoi, ma vota con consapevolezza, fai come il mio amico Giovanni che a chi gli chiede il voto risponde: «dimmi perché dovrei votarti».

PUBBLICATO 12/3/2005

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