" C'era una stella sola e limpida nel cielo colore di rose, un battello lanciò un addio sconsolato, e sentii in gola il nodo gordiano di tutti gli amori che ne avrebbero potuto essere e non erano stati ".
Gabriel Garcìa Màrquez

Lettera aperta ai concittadini
Carissimi, cittadini di centro-destra e centro-sinistra, come sapete fra pochi giorni saremo chiamati ad esprimere le Ns preferenze elettorali sia per la competizione comunale che per quella regionale. Una campagna elettorale molto sentita e agguerrita come nelle migliori tradizioni della Ns amata e civile cittadina.
Cittadina che da sempre riveste un ruolo centrale per qualsivoglia competizione elettorale, vista la enorme partecipazione della popolazione ed il grosso bacino di voti che esprime, risultando spesso determinante per vittorie e/o sconfitte degli schieramenti nel collegio cui viene inserita.
Un territorio vastissimo e bellissimo, uno dei primi per estensione su scala nazionale, e con una popolazione che sfiora i 25.000 abitanti.
Territorio che esprime e riflette l'importanza dell'antico Borgo Città di Acri. Cittadina che però viene da sempre derisa e snobbata dal Potere Politico. Derisa e snobbata nei suoi bisogni più elementari e basilari per ogni convivenza civile, lasciando che essa pian piano muoia inesorabilmente nell'abiura, nell'abbandono e nel degrado che non le appartiene.
Degrado e abbandono nelle strutture ed infrastrutture quali: strade, aree verdi, parchi, marciapiedi, strutture per lo sport ed il tempo libero, scuole, nidi, consultori, ritrovi per anziani e assistenza all'handicap.
Di tutto questo, che dovrebbe e potrebbe essere patrimonio giornaliero per noi e per i ns figli si ha il nulla, il niente e dove, se ne nota una parvenza, rimane di uno squallore e di un degrado simile ad uno scenario di guerra e di inettitudine. Una Città abbandonata a se stessa, dove il solo modo di poterla raggiungere, da Cosenza e/o dallo Jonio, costringe non solo a fare slalom con impervi sali-scendi, quanto sperare che l'autovettura regga lo sconfortante, criminoso, stato in cui versa il manto stradale con avvallamenti franosi che richiederebbero la sana e giusta chiusura per i rischi che ne potrebbero derivare, con inevitabili conseguenze e disagi per noi tutti.

E ALLORA VI CHIEDIAMO DI DIRE BASTA! BASTA! BASTA! GRIDIAMOLO AD ALTA VOCE CON IL "NON VOTO" PERCHE'….! FACCIAMOLO TUTTI UNITI PER PROTESTARE CONTRO QUESTO STATO DI COSE. FACCIAMO PRENDERE, NERO SU BIANCO, DEGLI IMPEGNI CONCRETI E PRECISI AGLI ABRAMO, AI LOIERO, AI GENTILE, AI TENUTA, AI FERRARO, AI COSCHIGNANO, AI TREMATERRA, AI COZZOLINO, AI MARINI, AGLI OLIVERIO DI TURNO!!!
VERSO QUESTI CACCIATORI DI CONSENSI FACCIAMO VALERE E PESARE LA NS FORZA, LA NS DETERMINAZIONE E LA NS INDISPENSABILITA'.
SENZA IL NS SENSO CIVICO SONO IL NULLA.
TOCCA A NOI FARCI RISPETTARE NELLA CONSAPEVOLEZZA DEL NS ESSERE CIVILI IN TUTTO E PER TUTTO.
CORAGGIO GENTE, CORAGGIO NEL FAR EMERGERE QUELLA ASSORDANTE VOCE DEL "NON VOTO" PERCHE'…...! ASTENIAMOCI CONTRO CHI CI HA PORTATO AD UNO STATO DI VERGOGNA E DI DISAGIO.
……Consigliamo a tutti di leggere il capitolo xxv "arrancando verso Longobucco" del libro di Norman Douglas "Vecchia Calabria" Giunti editore per capire che il duemila d'oggi è peggio dell'ottocento di ieri….