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Che bello il disimpegno…

Mirko De Maldè
Foto © Acri In Rete
La bellezza del qualunquismo risiede in un candore e in una facilità che sono difficili da trovare altrove.
E' bello puntare il fucile, eh signor De Marco? E' bello dire che c'è chi vorrebbe cambiare davvero la musica, chi vorrebbe cambiare il sistema...
Bene, mettetevi in gioco, tutti voi rivoltosi, stanchi del sistema che vi opprime, create una nuova via per la convivenza civile, perché, scusatemi l'espressione, le chiacchiere stanno a zero.
Al di là dei "giochi di potere" e dei "compromessi" (che magari sono ingredienti fondamentali di chi fa la politica da accatto, di chi no ci crede, di chi non è onesto, di chi non ha passione), qui si tratta di governare un paese come Acri, e poi di vincere una sfida che si combatte da tempo e governare l'Italia, costruire insieme il futuro di una nazione che deve ancora crescere ed uscire da situazioni non facili, che non si risolvono con la superficialità.
Situazioni che non si lasciano governare, creda signor De Marco, da politicanti da strapazzo, ma da persone che al di là dei comizi si pongono i problemi, si preoccupano delle questioni e si impegnano a trovare soluzioni, con serietà e cura.
Il loro impegno e il loro lavoro, insieme alla nostra attenzione e partecipazione attiva (e non al nostro disinteresse,alla nostra stanchezza e al nostro lassismo), sono quei fattori che ci portano alla crescita ed al progresso, che tutti insieme siamo chiamati a giudicare. Non per niente il centro destra è perdente in Italia; forse perché i problemi che si è posti non erano quelli della collettività e non hanno lavorato per tutti...
Insieme a loro tutti i politici che non sono interessati al buon governo, al bene collettivo, e non credono nel loro lavoro, possono anche ottenere voti e incarichi, ma non avranno mai il riconoscimento di un lavoro che non fanno, non raggiungeranno mai orizzonti più lontani di quelli che le loro menti concentrate sul solo interesse personale possono raggiungere. E chi li voterà ancora è come loro, interessato ad un favore, ad un tornaconto personale.
Se proprio vuole dare un contributo si inserisca nei luoghi ove si può, con la sola buona volontà e nessun altro requisito, dire la propria, far contare il proprio pensiero ed esercitare l'azione che si ritiene valida.
Se poi vorrà mantenere la strada del " ma tanto è un magna magna generale", "si ma nessuno vuole cambiare, si vuole solo il potere",se vuole continuare a considerare la popolazione civile una massa informe e senza capacità di giudizio o se semplicemente vuole continuare a non mettersi in gioco, faccia pure, ma perlomeno la prossima volta si risparmi di condannare chi, con impegno e sacrificio, non solo lavora all'interno dei partiti volontariamente, senza percepire alcun guadagno, ma spende anche tempo e denaro per esercitare un dovere che esprime una grande qualità, che probabilmente (glielo concedo solo perché non la conosco affatto) a lei e a quelli che parlano come lei manca alquanto: il senso civico.

PUBBLICATO 14/4/2005

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