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Il futuro di Piazza Annunziata! (parte seconda)

Domenico Gallipoli
Foto © Acri In Rete
Egr. Direttore, sono veramente costernato e dispiaciuto per averLa ferita nei suoi affetti più cari ma io purtroppo non ho fatto altro che scrivere ciò che ho visto e sentito negli ultimi mesi. Tra l'altro fu proprio l'attuale vicesindaco che alcuni mesi or sono affermò in mia presenza che "Acri non aveva bisogno di un'area pedonale come questa".
Inoltre durante la campagna elettorale il titolare di un esercizio commerciale contiguo a P.zza Annunziata, sulla cui vetrina campeggiava il manifesto elettorale del futuro sindaco, gongolava preannunciando ai suoi clienti e passanti la riapertura al traffico dell'area in questione... E comunque dalla Sua risposta traspare, non poco velatamente, la Sua contrarietà almeno in parte all'attuale destinazione della zona pedonale, e non mi venga a dire che Lei è un uomo di centrodestra!
Per quanto riguarda l'interpellanza dei cittadini sulla realizzazione delle opere pubbliche dovrà convenire con me che così facendo si verrebbe meno uno dei principi elementari della gestione della cosa pubblica in quanto noi eleggiamo e deleghiamo i nostri rappresentanti a governarci, nel bene e nel male, non essendo materialmente possibile indire ogni qualvolta un referendum per vedere cosa ne pensiamo, ad esempio, sulla costruzione di un acquedotto o di un campo di calcio o di una strada.
E, infatti, nessuno ha interpellato noi cittadini quando si procedette alla copertura del Calamo, o quando si realizzò la zona PIP distruggendo un bosco ceduo, facendo costruire i capannoni su terreno di riporto e trasformando l'area circostante in una discarica per materiali inerti, o quando si sfregiò la Caccia con la sopraelevata, ma questa è un'altra storia...
Tornando al nostro argomento è certo che esiste un partito trasversale "antipedonalizzazione" all'interno o per meglio dire alle spalle di tutte le forze politiche acresi ...
Per concludere spero che si apra il Suo tanto sospirato dibattito con l'amministrazione e che permetta a noi cittadini di vigilare e fare in modo che i nostri rappresentanti rendano Acri sempre più vivibile e a misura d'uomo.
Cordialmente.


Risposta.
Per prima cosa volevo rassicurarLa sul fatto che io non sono il Sindaco, ma solo un cittadino acrese proprietario di un sito sul quale, ogni tanto, esprimo qualche mia opinione.
Sulla annosa questione di Piazza Annunziata mi sento tirato in ballo per un motivo ben preciso, in quel rione e precisamente in quella piazza, io ho passato moltissimo tempo, quando ero piccolo e non solo, per cui vederla "ridotta" in quelle condizioni, mi fa porre delle domande!
Sono pienamente d'accordo con l'attuale vicesindaco, "Acri non aveva bisogno della più grande area pedonale d'Italia".
Per quanto riguarda poi le "interpellanza dei cittadini sulla realizzazione delle opere pubbliche" sono ancora in disaccordo con Lei, una delle conquiste maggiori dei sistemi democratici è propria la democrazia diretta o meglio i referndum, perchè sa la democrazia non è andare a votare, ma forse esprimere il proprio dissenso, dire NO, dire io non sono d'accordo, e in questa occasione sarebbe stato opportuno coinvolgere i cittadini, soprattutto quando si stavano stravolgendo le radici di una comunità!
Forse per quelle ragioni di cui Lei ci ha parlato, Calamo, Caccia e Gastia, non sarebbe stato meglio interpellarci?
Cordialmente

PUBBLICATO 18/5/2005

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