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Nuovo tracciato della Ss 660 .

Flavio Sposato
Foto © Acri In Rete
Per un errore d'invio stamattina abbiamo pubblicato un articolo dal titolo "Ss 660 nuovo tracciato". Ci scusiamo con tutti gli utenti dell'inconveniente arrecato e di seguito pubblichiamo l'articolo esatto.

Abbiamo avuto modo di prendere visione del progetto preliminare di ammodernamento della ss 660 Acri-autostrada; siamo rimasti negativamente impressionati dall'idea di nuovo tracciato Acri-Pucchio, così come è stata pensata dai progettisti.
In particolare ci è sembrato molto opinabile pensare ad una simile opera partendo da un dato di fatto:i fondi disponibili sono di diciassette milioni di euro da Acri al ponte Mucone;è pensabile realizzare tale opera con questi fondi?
Ovviamente e realisticamente no!
Infatti il nuovo tracciato risulta lungo 6,6 chilometri da Acri a Pucchio, prevede quattordici viadotti per uno sviluppo complessivo di due chilometri e mezzo, circa due chilometri di trincea (scavo) ed altrettanti di rilevato (riempimento); e poi resterebbe da ammodernare tutto il tratto Pucchio-Ponte Mucone.
Il costo di un viadotto è immaginabile, il solo movimento terra assommerebbe a quasi mezzo milione di metri cubi,quindi qualche milione di euro; la grande quantità di scarpate di notevoli dimensioni create, renderebbe necessari alti costi di stabilizzazione e rinaturalizzazione, oggi obbligatori.
Stranamente il progetto preliminare non prevede alcuna,seppur approssimata,quantificazione dei costi,pur possibile utilizzando i costi medi per opere simili,cosa che fece ad esempio la Spea quando realizzò il suo studio di fattibilità sullo stesso argomento (all'epoca la Spea prevedeva per un tracciato molto simile, ma più breve, 39 miliardi di lire).
Temiamo fortemente che proporre opere troppo costose comporti,alla resa dei conti,la mancata realizzazione di qualsiasi opera o, nella migliore (?) delle ipotesi l'inizio di una incompiuta; perché è il caso di ricordare che tale tracciato,mancasse anche un solo viadotto o un solo metro di rilevato, non sarebbe utilizzabile, o l'opera viene interamente completata o è inutilizzabile nella sua interezza.
Non pensiamo che Acri possa correre questo rischio,aver chiesto negli anni grandi opere ci ha portato a non aver ottenuto nulla;il problema frana di Serra di Buda si può risolvere con opere meno costose e più utili, invitiamo la classe dirigente Acrese a discutere ed a non accettare passivamente decisioni errate provenienti dall'alto.

PUBBLICATO 24/5/2005

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