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Ultimi appelli per votare sì.

Piero Cirino
Foto © Acri In Rete
A pochi giorni dal voto, le iniziative dei promotori del referendum sulla procreazione medicalmente assistita si intensificano.
Ad Acri, giovedì scorso, il "Comitato per il sì" ha promosso una interessante manifestazione, tenutasi nella sala consiliare del palazzo Padula, sede dell'omonima fondazione culturale.
Il titolo dell'iniziativa: "Le ragioni dei quattro si".
Lo special guest, nell'occasione, era Roberto Barbieri, della segreteria nazionale dei Ds, partito in prima linea per far si che il referendum riesca a emendare una legge che evidentemente si presta a una serie di sacrosante critiche. Nelle scorse settimane era stato il Rotary Club a fornire un interessante spunto per quanti non avessero le idee chiare su come esprimersi domenica e lunedì prossimi. Giovedì alcune di quelle riflessioni sono state riprese.
Ha introdotto i lavori Franco Maiarù. Sono seguiti gli interventi di Angela Maria Spina, Maria Rosaria Coschignano, Cristina Minisci, Giacomo Cozzolino ed Emma Serpa.
Ognuno di loro ha affrontato il tema da prospettive diverse.
Nello specifico, sono state sviluppate diverse riflessioni, da ottiche diverse: da quella giuridica a quella femminile, da quella etica a quella scientifica.
Barbieri ha ripreso alcuni degli slogan che accompagnano l'invito a votare si al prossimo referendum. Il leit-motiv dell'iniziativa è stato l'invito a disertare le urne, che i difensori della legge 40 hanno scelto per far fallire l'iniziativa referendaria.
Barbieri ha chiaramente e inequivocabilmente spiegato che, se è evidentemente legittimo astenersi su questioni che possono presentare problemi di natura etica, ma anche di comprensibilità ai profani, non lo è certamente l'invito "ad andare al mare".
Soprattutto se la sollecitazione viene da alcune delle più alte cariche dello stato. Ogni riferimento ai presidenti di Camera e Senato è stato puramente voluto.
E' chiaro che chi invita a disertare le urne, lo fa avendo ben chiaro il vantaggio che ne deriva: agli astenuti "consapevoli" infatti, in tal modo, si aggiungono a quelli "inconsapevoli", cioè a tutti coloro che non vanno a votare perché sono impossibilitati a farlo, o a quelli che non si recano alle urne per scarsa informazione.
Sul merito della questione si è diviso il mondo scientifico, quindi è legittimo che anche gli elettori, che certamente hanno un grado di consapevolezza minore, abbiano idee diverse.

PUBBLICATO 10/6/2005

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