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Prg, dieci anni dopo.

Piero Cirino
Foto © Acri In Rete
La nuova amministrazione comunale, guidata da Elio Coschignano, non ha perso tempo e ha subito affrontato la questione relativa al nuovo Piano regolatore generale.
Nei giorni scorsi in città è giunto Pierluigi Cervellati, che nel 1995 ebbe l'incarico, dalla giunta di centrosinistra guidata da Pasquale Zanfino, di redigere il nuovo strumento di pianificazione urbanistica.
Tutta una serie di vicissitudini politico-amministrative hanno, nel tempo, dilazionato le decisioni da assumere in tal senso.
Nell'ultimo quinquennio, l'amministrazione comunale di centro-destra ha inizialmente deciso di confermare l'incarico al professor Cervellati, salvo, di fatto, "sfiduciarlo" nella parte conclusiva della legislatura.
Cervellati ha incontrato, nella sede municipale, prima i nuovi amministratori, poi l'intero consiglio comunale.
Al termine dell'incontro, l'amministrazione comunale ha diffuso un comunicato.
«Il fine dell'iniziativa ­ vi si legge - era quello di riprendere il discorso con colui il quale è incaricato di redigere la variante al Prg, fin dal 1995. Cervellati ha ribadito alcuni dei concetti che stanno alla base dell'impostazione del nuovo strumento di programmazione urbanistica. Innanzitutto il recupero di ciò che può rappresentare un fiore all'occhiello della nuova immagine della città: il centro storico. Sarà proprio la parte più antica della città a rappresentare il fulcro della nuova impostazione urbanistica». In ogni caso, in considerazione di istanze e mutamenti emersi negli ultimi anni, si terrà nella debita considerazione anche la necessità di prevedere delle zone di espansione. Alla fine del doppio incontro, il sindaco Elio Coschignano ha espresso la sua soddisfazione: «Abbiamo confrontato le nostre idee con quelle di Cervellati e abbiamo constato che coincidono quasi totalmente. La fiducia nel suo operato è piena e senza riserva di alcun genere, sono certo che, grazie al suo indispensabile contributo, Acri possa finalmente sfruttare le sue indubbie potenzialità».
In sostanza, sembra che tra il governo cittadino, in carica da circa un mese, e l'urbanista incaricato della redazione del nuovo Piano regolatore generale vi sia piena sintonia su come Acri dovrà programmare il suo sviluppo per il futuro. Ora bisognerà capire se politicamente il centrosinistra saprà gestire questa fase e fornire all'amministrazione comunale il necessario apporto politico.

PUBBLICATO 12/6/2005

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