Migliaia di giovani in corteo a Locri.
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 Le presenze. Agli ottocento studenti inizialmente previsti da Napoli 
  e Caserta (sono stati organizzati oltre 20 pullman) e ai quattrocento arrivati 
  da Bari si sono aggiunti anche tantissimi ragazzi arrivati da altre parti d'Italia: 
  Trenitalia ha infatti organizzato un treno speciale, partito ieri sera alle 
  23.30 da Bologna, che, durante la notte, ha toccato anche Firenze, Roma, Napoli, 
  Lamezia, Catanzaro. Tutta la città è dipinta di giallo: ai ragazzi 
  in corteo sono state infatti distribuite cinquemila gerbere, fiore simbolo dell 
  lotta alla mafia. In moltissimi, inoltre, stanno indossando la maglietta bianca 
  con la scritta "E adesso ammazzateci tutti". Secondo la Questura alla 
  manifestazione starebbero partecipando almeno quindicimila persone. Centinaia, 
  inoltre, i messaggi di solidarietà di associazioni, intere scuole o semplici 
  cittadini arrivati da ogni parte d'Italia sul blog dei ragazzi di Locri.  I commenti della piazza. Tra i tanti cittadini c'è chi pensa 
  che ci vorrebbe una settimana di queste manifestazioni per cambiare qualcosa, 
  chi ricorda che Locri non ha mai visto, nella sua storia, un così grande 
  assembramento di protesta contro la delinquenza, molti che ricordano come sia 
  molto difficile per i cittadini denunciare l'illegalità. Tra questi il 
  sindaco di Locri Carmine Barbaro: "Se il territorio non è sicuro 
  - ha ripetuto - non possiamo chiedere alle persone inermi di contribuire alla 
  lotta alla 'ndrangheta. La gente collaborerà solo se avrà garanzie 
  di sicurezza". Con lui anche tante mamme, tra cui una che ricorda che bisogna 
  estirpare la mentalità mafiosa, che "i bambini respirano fin da 
  piccoli". In piazza anche il sindaco di Bari Emiliano: "Non si poteva 
  non esserci", ha detto. A sfilare anche moltissime associazioni, tra cui 
  quella siciliana di Peppino Impastato, poi un'associazione di artisti internazionali 
  che risiede in Aspromonte, e ancora gli scout insieme a padre Francesco dei 
  frati minori di Siderno, che ha detto che a Locri oggi si respira un'aria di 
  risveglio, "una pianta che va coltivata".  La marcia. La manifestazione, partita da piazza del Lungomare, si è snodata per le vie cittadine ed è passata in tre luoghi simbolo della città: palazzo Nieddu (dove è stato ucciso, il 16 ottobre, il vicepresidente della Calabria Francesco Fortugno), il palazzo del Comune (appena ristrutturato, che rappresenta lo slancio di Locri verso il futuro) e il tribunale. La conclusione è prevista per il primo pomeriggio in Piazza dei Martiri, dove prenderanno la parola gli studenti di Cosenza, Locri e Napoli insieme ai sindaci delle tre città. Chiuderà la manifestazione il presidente della Regione Calabria, Loiero.  | 
                    
PUBBLICATO 4/11/2005
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