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Tripodi risponde a Idv : "Solo menzogne, mai firmato la legge sulle Comunità Montane".

Luigi Chimento
Foto © Acri In Rete
Continua la polemica tra Idv e Pdci riguardante la legge regionale che va a ridimensionare le Comunità Montane calabresi. Dopo gli attacchi del Pdci di Acri al consigliere regionale Maurizio Feraudo, che ha la paternità della legge, accusato di usare il suo ruolo istituzionale per "regolare conti" con il centrosinistra acrese, e dopo la contro replica del segretario Idv di Acri, Emanuele Le Pera, secondo cui lo stesso Tripodi, capogruppo del Pdci in seno al consiglio regionale, sarebbe stato tra i firmatari della norma, arriva una netta presa di posizione dei comunisti italiani calabresi, che, bollano le dichiarazioni di Le Pera, come "bugiarde e calunniose".
"Tutti conoscono - dice l'assessore regionale - la mia posizione, che ho assunto in maniera cristallina, sulla questione del numero dei componenti dei comuni nelle Comunità Montane. E' risaputo, come, sia in commissione che in Consiglio, ho espresso netta contrarietà nei confronti della proposta del consigliere Feraudo soprattutto perché tale proposta rispondeva solo ad una logica paesana, frutto di una specifica vicenda locale riguardante la città di Acri e rappresentava un'operazione, come poi confermato dal comunicato di Italia dei Valori, che aveva il solo obiettivo di attaccare e colpire alcune forze del centrosinistra di Acri, a cominciare dal Partito dei Comunisti Italiani. Francamente - continua la nota - risulta assai singolare e bizzarro il polverone sollevato dal responsabile di Acri di Italia dei Valori che, evidentemente, non essendo in grado di fornire spiegazioni plausibili per giustificare una scelta che risulta chiaramente punitiva e vendicativa cerca di pescare nel torbido, tentando di coinvolgere anche i Comunisti Italiani. Le Pera è stato informato male sui lavori del Consiglio Regionale e lo invito, a scanso di ogni dubbio sul mio operato, a visionare atti e verbali della seduta del Consiglio Regionale del 3 e 4 maggio, con particolare riferimento alla trattazione dell'articolo 29 della Legge Regionale 11 maggio 2007, n. 9 (ex art. 30 del progetto di legge n. 161/8^ di iniziativa della Giunta regionale licenziato dalla II^ commissione permanente nella seduta del 23 aprile 2007)".
Tripodi non esclude nemmeno ulteriori risvolti, se non dovessero arrivare le scuse ufficiali da parte di Italia dei Valori di acri.

PUBBLICATO 30/5/2007

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