Dopo Walter Manes dello Sdi, Pino Capalbo dei Ds. Per l'esecutivo guidato dal diessino Coschignano altre bordate. Questioni legate alla Comunità Montana Destra Crati e problemi politici nel mirino del vice presidente dell'Ente sovraccomunale nonché consigliere comunale più votato nel 2005. Capalbo parte da un convegno sulla fiscalità locale e sulla riscossione diretta promosso dalla Comunità Montana per dichiararsi molto rammaricato per l'assenza dell'amministrazione comunale. "Nonostante il tema attuale ed importante - dice Capalbo - non era presente nessun amministratore. Mi interrogo sui reali motivi che hanno potuto indurre il Comune a non partecipare."
Per Capalbo ciò rappresenta un ulteriore conferma della mancanza di volontà di collaborazione da parte dell'amministrazione comunale nonostante la presenza di ben quattro assessori. "L'Ente - sostiene Capalbo - sebbene le finanze ridotte è riuscito a realizzare una serie di iniziative e di progetti e con il proprio personale ha contribuito a far funzionare meglio alcuni uffici come il Cup ed il Museo Vigliaturo. Piuttosto è il Comune che deve darci ancora delle risposte sull'ufficio del catasto e che non utilizza le nostre risorse umane."
Sul momento politico attuale Capalbo non fa sconti: "dopo due anni di governo devo, purtroppo, sottolineare la grave assenza di dialogo e di confronto tra il consiglio comunale ed una giunta che continua a lavorare in modo autonomo dimenticando il ruolo di indirizzo e di controllo del consiglio e quelle che sono le indicazioni dei partiti e, quindi, dei consiglieri. Manca la capacità di relazionarsi con l'esecutivo sia a livello politico che personale, manca la collegialità e la partecipazione. La mancata legittimazione da parte dell'elettorato dell' intero esecutivo - dice ancora Capalbo - ad eccezione del rappresentante dei Ds induce forse a pensare che principio ispiratore di ogni singolo assessore sia quello di accrescere il proprio consenso piuttosto che attuare una seria e concreta collaborazione con i gruppi consiliari e con i partiti utilizzando e valorizzando le specifiche competenze di ciascun rappresentante riducendo al solo senso di responsabilità e di appartenenza il collante della tenuta di questa maggioranza."
Per Capalbo una svolta è indispensabile. "l'azzeramento dell'esecutivo è il passo necessario per ridare più linfa ad un esecutivo che non sta brillando nei metodi e nei modi."
Capalbo auspica, infine, incontri periodici tra giunta e consiglieri, la nascita di gruppi di lavoro e l'assegnazione delle deleghe anche ai consiglieri comunali. Giugno è il mese degli esami. Lo è anche per l'esecutivo guidato da Coschignano dopo due anni di governo.