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Quel rompiscatole del signor Rossi.

Leonardo Marra
Foto © Acri In Rete
Ogni tanto mi capita di incontrare il sign.Rossi in giro per le strade di Acri e di scambiare quattro chiacchiere in libertà.
Dopo tanto tempo l’ho incontrato ieri sera, questa la nostra chiacchierata.

- Buonasera sign. Rossi.
- Buonaresa.
- Vorrà dire buona sera.
- No, no, proprio buonaresa e non mi dica che non è del parere che ormai c'è solo da arrendersi.
- Ma, francamente non capisco a cosa si riferisce
- Ma sign. Marra, dove vive? Non vede che ormai l’unica cosa che rimane da fare è arrendersi, forse se alziamo le mani e ci appelliamo alla convenzione di Ginevra potremo essere trattati da esseri umani.
- Sign. Rossi stasera la vedo un po’ polemico, che le succede?
- Cosa vuole che succeda, siamo a metà anno e in tasca non ho nemmeno i soldi per le sigarette, per fortuna non fumo.
- Va bene, ma non è mica una novità, anche l’anno scorso era più o meno la stessa cosa di soldi ce n’erano pochini anche due anni fa.
- Ha detto bene, più o meno, ma almeno l’anno scorso potevamo prendercela con i politici al governo, adesso non ci sono nemmeno quelli.
- Ma scusi, perché? E’ cambiato il governo, ma i politici sono sempre al loro posto.
- Ahahaha! Adesso mi fa ridere, perché lei quella gente li chiama politici?
- Perché? Lei no?
- Ma per piacere, adesso non bestemmi, pensi che, alla mia veneranda età, quei signori mi hanno perfino fatto rimpiangere la vecchia DC. Almeno loro “rubavano” con criterio, con una certa discrezione, con stile,  savoir faire; se intascavano uno al popolo arrivavano due. Insomma ora come ora se a noi altri arrivasse il  60 per cento, ci metterei la firma.
- Ma suvvia sign. Rossi non esageri.
- Senta sign. Marra io capisco che lei tenti in tutti i modi di identificarsi con l’ala moderata, quella che cerca di negare l’esistenza del diavolo attraverso la dimostrazione del teorema di Pitagora, ma se vuole parlare con me cerchio almeno di essere obiettivo.
- Va bene, non ho capito la faccenda del teorema di Pitagora, ma cercherò di essere il più possibile obiettivo.
- Ecco bravo. Lo sa che mentre io e lei ci apprestiamo a passare una estate all’insegna del rigore e della “austerity” (che bella parola, fa “fico”) con qualche puntatina, ma non troppe (perché la benzina è ormai senza freni), alla “Pineta” o a “Fabrizio”, i nostri rappresentanti al parlamento (o come dice Grillo: i nostri stipendiati) se ne stanno sugli yacht con la pancia all’aria e l’unico problema di come abbordare la subrettina di turno o di come telefonare senza essere intercettati?
- E no sign. Rossi, adesso non mi faccia il qualunquista, anche lei con la storia delle soubrette e delle intercettazioni, da lei non me lo aspettavo!
- E perché? Io me lo aspettavo da chi ho votato ed ho eletto come rappresentante e portavoce delle mie necessita? Adesso visti i risultati dell’Italia agli europei, questo della caccia alla soubrette  sembra essere
diventato lo sport politico-nazionale. Anche a me piace la Carfagna; bella donna! ma lei pensa che se gliela chiedessi visto che non posso prometterle nulla, me la darebbe?
- Ma che ne so! Ma che discorsi mi va a fare?
- Si ha ragione, non mi riconosco e pensare che 25 anni fa militavo nelle file della sinistra extra parlamentare, chi se lo immaginava che un giorno ci sarebbe stato anche il PCI tra quelle fila…. che tempi...   
Quando la sinistra era la voce dei senza voce, quando le bandiere rosse in piazza  facevano tremare le mura della Politica quella con la “P” maiuscola, quando scendere in piazza a contestare non significava dover scegliere se stare nel Palazzo o fuori da esso, quando la classe dirigente della sinistra infiammava i propri e gli altrui animi nella mai vana ricerca della possibilità di un processo di miglioramento della società.
Ora c’è l’appiattimento ideologico, la sinistra, quella vera s’è persa appresso ai DICO perdendo di vista la realtà fatta di monnezza e di povertà!
E dov’è finita la classe operaia? Possibile che in Italia non ci sia più? Ma si rende conto che l’unico rimasto a menzionare gli operai è il Ministro Tremonti ad una convention dell’ABI?
Ma che succede ai governanti? Possibile che l’ultima cosa che gli passa per la testa è di cercare di capire cosa stia succedendo all’Italia? Porca miseria possibile che nessuno si accorga che chi ha la pancia piena non capirà mai chi digiuna per necessità? Cosa vuole che ne sappia il signor Berlusca o la sua gang di cosa sia la povertà? Quattro anni fa ero un rappresentante della classe media, quella che assieme agli operai del dopoguerra ha risollevato le sorti dell’Italia rimboccandosi le maniche e stringendo i denti. Io ero riuscito a vedere il risultato del lavoro di mio padre operaio; ho goduto del risultato del sudore della sua fronte e a mia volta cercavo di assicurare un futuro  ai miei figli. Come potevo immaginare che “coccodrilli” e “caimani” avrebbero buttato tutto alle ortiche in nome di un tornaconto personale ?
Ora lo vede anche lei, appartengo alla nuova povertà, vuole sapere quanti euro ho nel portafogli? Dieci! E sa quanto dovrebbero durarmi? Non glielo dico solo per quell’ultimo barlume di amor proprio che mi rimane e che mi spinge a tenere ancora una minima riservatezza che mi impedisca di  elemosinare.
- Beh! Sign. Rossi, devo dire che dall’ultima volta la trovo notevolmente peggiorato, l’avevo lasciata l’anno scorso in preda ad un attacco di idrofobia, ma quest’anno mi sembra anche peggio.
- E già, vorrei poter avere a portata di denti chi dico io allora vedrebbe come riuscirei a calmarmi
- Suvvia sign. Rossi una notizia “gossip” tanto per sdrammatizzare. Lo sa che il figlio del Senatur è stato bocciato per la seconda volta agli esami di maturità?
- No, questa non la sapevo, e il Bossi che ha detto?
- Ha detto: “figlio mio, un posticino da portaborse al parlamento europeo per te si  trova sempre solo che dovrai  accontentarti perché lo stipendio non sarà dei migliori: 12.000 euro o poco più. E se qualcuno avrà da ridire saranno cazzi!”
- Beh! Anche mio figlio è stato bocciato agli esami di maturità.
- Opperbacco, ma davvero?
- Sì.
- E lei che gli ha detto?
- Gli ho detto: “figlio mio, mo so cazzi tua”.

PUBBLICATO 12/07/2008

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