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Le molte versioni di un incontro.

Piero Cirino
Foto © Acri In Rete
Con l'intervento del presidente del consiglio comunale Giacomo Cozzolino si chiude una settimana in cui è stata fatta un'autentica radiografia mediatica di un incontro, tenutosi qualche mese fa,tra Pd e Udc. Tutti si affrettano a dire che è avvenuto sotto la luce del sole e che non vi è nulla di male se le due forze politiche maggiori della città, anche se collocate su fronti opposti, si incontrano. Se è così,sfuggono i motivi di tanto clamore e il perché di questo incontro sapessero in pochi. Tenere le fila degli interventi non è cosa semplice, ma necessaria se ci si vuole capire qualcosa. Al “famigerato” incontro hanno preso parte quattro persone, le cui ricostruzioni non coincidono.
A innescare la miccia è stato un comunicato dell'Udc, in cui si dà notizia dell'avvenuto incontro e della proposta fatta dal Pd all'Udc di entrare in giunta. La replica, a stretto giro di posta, del Pd,secondo il quale la ricostruzione fatta dal partito di Casini è fantasiosa e che la discussione si sarebbe arenata quando l'Udc avrebbe messo sul piatto del candidato a sindaco il nome del sen. Gino Trematerra. In una conferenza stampa, quest'ultimo,dopo aver confermato l'offerta di entrare in giunta, esclude che si possa candidare,almeno che non si riproponga Coschignano.La questione si intreccia anche con altri due aspetti importanti: il Piano Strutturale Comunale e costruzione del Partito Democratico.
Su quest'ultimo ha fatto rumore l'intervento dell'ex assessore e consigliere regionali, Giuseppe Cristofaro, secondo cui bisogna evitare il pericolo di far nascere il Partito Democratico su vecchie logiche. Per Giacomo Cozzolino, che incontrò insieme all'allora capogruppo consiliare del Pd Giuseppe Lupinacci una delegazione dell'Udc di cui facevano parte l'On. Michele Trematerra e il capogruppo in consiglio comunale Raffaele De Vincenti,“non è vero che abbiamo chiesto all'Udc di entrare in giunta, ma si è parlato solo di prospettive future”.
E' di tutta evidenza che vengono fornite versioni assai diversificate su un evento che ha coinvolto direttamente poche persone. Che il caso sia deflagrato a distanza di mesi e che intorno vi sia creato così tanto interesse improvviso è quantomeno sospetto. A questo punto l'idea che incominci un lungo posizionamento in vista delle elezioni del 2010 è molto più che una semplice illazione giornalistica.


Fonte: "Il Quotidiano della Calabria" del 10-08-2008.

PUBBLICATO 11/08/2008

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