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Elezioni, si ferma il confronto tra i partiti.

Piero Cirino
Foto © Acri In Rete
La politica, almeno quella che si discute e nella quale ognuno confronta le proprie idee con quelle degli altri, ad Acri sembra vivere un periodo di profonda narcosi. E’ come se le temperature gelide di queste settimane avessero congelato anche l’attività dei partiti. Eppure tra poco meno di quattro mesi si vota per ben due contestuali elezioni: le Europee e le Provinciali. Le uniche voci che si sono udite in questo periodo sono state di polemica su argomenti specifici. Si è, ad esempio, parlato, spesso anche a sproposito, del piano di dimensionamento scolastico predisposto dall’amministrazione comunale, ma come la pensino i singoli partiti, tranne qualche sporadica eccezione, non è dato sapere. Non vi è stata nessuna iniziativa di richiamo popolare per un pubblico confronto su un argomento che pure riguarda tutti. Indistintamente. Ci si accapiglia spesso su chi deve essere nominato assessore o su chi assessore non lo deve essere più, ma spesso nessuno motiva il perché di scelte che sovente con la politica hanno ben poco a che vedere.
Altro esempio: il sindaco Elio Coschignano ha revocato in poche settimane ben tre assessori: Salvatore Montalto, dei Comunisti Italiani; Bruno Pascuzzo, di Rifondazione Comunista; e Salvatore Fabbricatore, dell’Udeur. L’operazione è stata perfezionata senza premesse e validi argomenti politici in grado di spiegare perché il primo cittadino abbia deciso di far fuori quasi il cinquanta per cento della sua giunta. Sono stati poi nominati due nuovi assessori, mentre per il terzo è necessario attendere gli sviluppi dei dissidi interni al Partito Socialista. Per settimane la politica è stata occupata, con una sorta di piacere voyeuristico, a informarsi su chi veniva fatto fuori al posto di chi.
Quasi mai ci si è preoccupati del fare cosa. Per quasi quattro anni vi sono stati temi su cui maggioranza e opposizione si sono scontrati, dicendo le stesse cose, come dimostrano le questioni che riguardano, ad esempio, la SS660, la Sibari-Sila, la scuola media “Vincenzo Padula”o l’ascensore di viale Calamo.
Purtroppo, la possibilità che questi argomenti accompagnino la fine della legislatura e la campagna elettorale del 2010 è tutt’altro che remota.


Fonte: "Il Quotidiano della Calabria" del 19-02-2009.

PUBBLICATO 19/02/2009

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