Dopo lunghi quattro anni, caratterizzati da promesse e polemiche, pare che finalmente la questione legata al traliccio dell’alta tensione, sia giunta all’epilogo finale. La problematica è stata al centro di accese discussioni, anche politiche, perché interessa direttamente il liceo scientifico “Julia”, una struttura nuova e moderna ma mai entrata in funzione.
Proprio a causa di quella antenna, situata a pochi passi dall’ingresso, che ha messo paura ad alunni, docenti e genitori. Il traliccio e l’intera linea che attraversa via della Repubblica saranno rimossi e interrati. La promessa lanciata dal presidente della Provincia Oliverio, qualche tempo fa, si tramuterà in realtà. Entro il prossimo mese di giugno inizieranno i lavori di interramento della linea elettrica che saranno eseguiti dalla Terna, gestore della condotta, sicchè per il nuovo anno scolastico i liceali potranno usufruire della nuova sede. Nei giorni scorsi il sindaco ha ricevuto la comunicazione direttamente dal ministero delle telecomunicazioni. L’odissea ha inizio nel dicembre del 2006. Dopo pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico, alunni, docenti e genitori insorsero perché fortemente preoccupati dalla presenza di quei grossi e potenti fili conduttori di energia. Il problema investì la Provincia, proprietaria e gestore della scuola. Una serie di misurazioni effettuate dall’Arpacal esclusero la presenza di campo elettromagnetico al di fuori della norma. Ciò nonostante alunni e docenti si rifiutarono di utilizzare la struttura e furono suddivisi tra palazzo Falcone e un edificio privato tra disagi e problemi burocratici. Oltre un milione di euro per circa un chilometro di interramento, questo il costo totale dell’intervento che non solo permetterà ai liceali di avere a disposizione un’unica e funzionale sede ma anche di risparmiare sui costi dell’affitto per i locali che attualmente ospitano la scuola.