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Provinciali. UDC sugli scudi. Primo partito e consigliere.

Roberto Saporito
Foto © Acri In Rete
Lello De Vincenti, medico nonché capogruppo al consiglio comunale. E' lui, al momento, l'unico eletto della città che, tra l'altro, fa collegio a sé. Sarà uno dei due consiglieri provinciali dell'Udc. Con il 15,97 %, poco meno di duemila voti, è risultato secondo dietro al collega di Corigliano mentre precede di circa cento voti quello di Cassano.
Per De Vincenti un successo annunciato, inseguito con tenacia e impegno, che parte da lontano. Dal 1998, anno in cui scese per la prima volta in campo candidandosi, ed ottenendo un ottimo successo, alla carica di primo cittadino alla guida di una lista civica, "La Pigna", battuto, poi, da quel baluardo politico qual'è Angelo Rocco dell'allora Pci. Nel 2000 ci riprova, al ballottaggio la sua lista opta per il centro destra con Tenuta sindaco. Le urne gli diedero ragione e due suoi uomini di fiducia fanno parte della giunta. A metà legislatura, corteggiato dai Trematerra, sposa la causa dell'Udc di cui occuperà la carica di segretario cittadino per circa due anni. Dirigente di spicco, perspicace, lungimirante ma nello stesso tempo attento e prudente. L'Udc ha visto in lui, ed ha fatto bene, l'uomo migliore per conquistare uno scranno al consiglio provinciale. Per i centristi una gran bella soddisfazione, frutto di una campagna elettorale corretta, senza schiamazzi, organizzata su tutto il territorio e bastata più sul proprio programma piuttosto che sulle accuse agli avversari. De Vincenti, il cui slogan era "Liberi e Forti", si dichiara, naturalmente, soddisfatto, forse si aspettava qualche centinaio di voti in più ma la presenza di altri due candidati nel suo schieramento lo ha penalizzato. Per il ballottaggio non si esprime e ribadisce concetti già noti; "non puntiamo ai posti di governo ma dialogheremo sui programmi".
Riguardo l'impegno a Corso Telesio dice; "al primo posto il sociale, poi l'ambiente."
C'è da credergli, perché De Vincenti è notoriamente ambizioso ma non arrivista. Grazie anche a lui che l'Udc è diventato il primo partito precedendo Pd e Pdl. Quantità e qualità, al servizio di una forza politica, che già cinque anni fa era riuscita ad eleggere un proprio rappresentante in seno al consiglio provinciale, oramai radicata sul territorio, premiata anche alle Europee con il 37%, poco meno di cinquemila voti, e pronta per avanzare una propria candidatura alle comunali del prossimo anno.

PUBBLICATO 12/06/2009

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