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Ospedale e punto nascita. Si aprono spiragli positivi.

Roberto Saporito
Foto © Acri In Rete
Potrebbero essere ore decisive, le prossime, per il futuro del punto nascita del Beato Angelo. La struttura, in virtù di un decreto dello scorso mese di febbraio, firmato dal governatore della Calabria nonché commissario regionale alla sanit, dovrà cessare l'attività lunedì prossimo. Il condizionale è d'obbligo, perché, in realtà, tutto ancora può succedere. Scopellitti era atteso in città martedì scorso per partecipare alla seduta del consiglio comunale aperta a tutti. Motivi familiari glielo hanno impedito ma il presidente della regione ha comunicato al sindaco Trematerra che rispetterà gli impegni presi con la comunità acrese. Uno di questi lo metterà in atto proprio stamani. Scopelliti ha convocato a Catanzaro, presso la sede della giunta regionale, sia il sindaco che i capigruppo consiliari.
A loro comunicherà, probabilmente, le sue decisioni in merito al punto nascita. A pochi giorni dalla chiusura potrebbero aprirsi, quindi, spiragli positivi, nel senso che Scopelliti, in qualità di responsabile della sanità, potrebbe concedere un'ulteriore proroga. Ciò sarebbe supportato anche da dati di fatto. Da dicembre a tutt'oggi, infatti, quanto era in programma dall'Asp non è stato realizzato sicchè sarebbe difficile, se non impossibile, garantire servizi, ma soprattutto sicurezza, a partorienti e neonati. In sostanza, le strutture ed i mezzi, che sarebbero dovuti essere a disposizione appena dopo la chiusura del punto nascita, non ci sono ancora sicchè una deroga diventa un passo obbligatorio. Domani, venerdì, in occasione del consiglio comunale sul bilancio, se ne saprà sicuramente di più. Non è escluso, infatti, che il sindaco Trematerra comunichi il resoconto dell'incontro avuto con Scopelliti. C'è più di un motivo, dunque, per essere ottimisti. Alla seduta del consiglio comunale, sebbene aperta a tutti, erano assenti le associazioni, le forze sindacali e politiche ma soprattutto il personale medico e paramedico di ostetricia e ginecologia.
Un segnale di rassegnazione o la percezione che, allora, ci sono buone possibilità perché il punto nascita non chiuda? Ancora pochi giorni e si saprà il destino della struttura per la cui riattivazione servirà un altro decreto di Scopelliti. Che non è certo un favore personale all'amico, e alleato, Gino Trematerra. La cittadina silana, con oltre cento frazioni su duecento kmq, già sofferente per la posizione orografica e per il sovraffollamento delle strutture vicine, si augura di avere ancora un presidio ospedaliero.

PUBBLICATO 28/04/2011

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