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Ospedale. Parlano i primari.

Roberto Saporito
Foto © Acri In Rete
Dopo la politica e una piccolissima parte della cosiddetta società civile, a scendere in campo sono ora i sette primari del Beato Angelo. Lo fanno attraverso un comunicato congiunto per rispedire al mittente le accuse di scarsa partecipazione alle iniziative intraprese finora ma anche per ribadire con fermezza l'impegno a favore della struttura per un futuro potenziamento ed, infine, per ringraziare il sindaco Trematerra per l'impegno profuso perché il nosocomio non sia declassato. Tirati in ballo più volte, i responsabili dei sette reparti, vogliono far sentire la loro voce. Verre (ostetricia e ginecologia), Minisci (medicina), Guarino (chirurgia), Fiorentino (anestesia), Fusaro (laboratorio analisi), Pignataro (radiologia), Musacchio (dialisi) hanno sottoscritto un documento alla presenza del direttore sanitario De Paola.
"E' da più tempo che il personale discute circa il futuro del presidio e, volutamente, si è evitato di fare barricate o polemiche. Il futuro dell'ospedale non può essere identificato con quello dei medici bensì con il diritto per cui una comunità possa beneficiare di conquiste politiche, sociali, culturali e professionali. Siamo sempre stati incisivi e responsabili a rendere l'ospedale una realtà operante per il comprensorio con impegno e passione. Il nostro contributo tecnico ed organizzativo lo abbiamo fatto pesare ed abbiamo ritenuto incalzare le istituzioni piuttosto che promuovere altre forme di contestazione. I vari livelli istituzionali hanno dimostrato capacità di ascolto, ritenendo giuste le nostre ragioni per evitare un ingiusto ridimensionamento. Abbiamo, inoltre, verificato una grande sensibilità e disponibilità del sindaco Trematerra e di tutte le forze politiche. Essi hanno interagito positivamente con le istituzioni regionali ed un prossimo tavolo tecnico-politico definirà una serie di scelte atte a migliorare il presidio."
Ed ancora; "nessuno di noi accetta la decisione sul punto nascita scaturita da leggi nazionali ma faremo di tutto per ridurre al minimo i disagi anche se non ci accontenteremo."
Ed infine; "il coinvolgimento di tutti è una cosa positiva soprattutto se ci sono molti punti convergenti, in ogni caso riconosciamo alle varie istituzioni interpellate, di aver ascoltato le nostre ragioni, che poi sono quelle dei cittadini che vogliono sicurezza ed assistenza ed i risultati saranno a breve posti a giudizio."
A margine del documento dei sette primari, ci sono da registrare, le direttive circa ostetricia. Le pazienti potranno rivolgersi tranquillamente, quelle a rischio, ovvero i casi urgenti, saranno trattati in loco mentre i parti normali saranno effettuati a Corigliano. Infine il personale; al momento, medici, infermieri, puericultrici e pediatri, resteranno a disposizione del Beato Angelo.

PUBBLICATO 06/05/2011

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