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Consiglio Comunale. Il PSI si colloca all’opposizione, Cozzolino lascia il PD

Foto © Acri In Rete
Roberto Saporito
A due mesi esatti dal suo scioglimento, il consiglio comunale regala ultimi sussulti. Dopo l’annuncio ai giornalisti, ecco l’ufficialità negli organi istituzionali. Il Psi ha confermato in aula l’abbandono della maggioranza. Lo ha detto ai microfoni il capogruppo Amedeo Gabriele che non ha risparmiato critiche ai suoi oramai ex compagni di viaggio. “Il nostro accordo nel 2010 era con il candidato a sindaco Gino Trematerra, mentre ora ci troviamo un’altra guida.
Ma Gabriele non è stato tenero neanche sui programmi; “ci sono evidenti ritardi, basti citare il Psc e alcune opere fondamentali inserite nel programma di tre anni fa. Da oggi ci determineremo di volta in volta ma saremo responsabili.” Infine aggiunge; “ce ne andiamo anche perché il nostro ex assessore Cozzetto è passato con l’Udc e, quindi, non abbiamo più rappresentanti in giunta.”
Il sindaco facente funzioni, ed il capogruppo Udc, Enzo Arena, non ci stanno; “all’improvviso il Psi dimentica quanto affermato di recente sottolineando l’ottimo lavoro di questa amministrazione e l’impegno di Trematerra per alcuni importanti investimenti. Evidentemente i motivi sono altri.”
A poche settimane dal voto, quindi, la maggioranza perde pezzi ma ciò non dovrebbe avere ripercussioni sul piano amministrativo. Il Psi garantirà il numero legale ma anche le altre forze di opposizione lo faranno visto che in programma ci saranno un altro paio di consigli comunali che avranno all’ordine del giorno argomenti che interessano il bene della comunità e che non dovrebbero provocare né tensioni né divisioni.
Giacomo Cozzolino, ha confermato la sua fuoriuscita dal Pd; “a livello provinciale il Pd è gestito dal solito gruppetto limitato di dirigenti che lasciano poco spazio agli altri e che non pochi danni hanno provocato in occasione delle ultime elezioni politiche. Di democratico c’è ben poco, in questo partito.”
Cozzolino si colloca Indipendente lasciando il suo ex partito senza capogruppo. Dopo la proposta di Pino Capalbo (Pd), sui due eventi si è aperta una lunga discussione.

PUBBLICATO 24/03/2013





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