Nel corso dell’ultimo consiglio regionale è stata discussa l’interrogazione del consigliere regionale Mimmo Talarico, di Italia dei Valori, relativa all’accorpamento in un unico Spoke degli ospedali di Acri e Castrovillari.
Per Talarico, l’accorpamento si fonda su alcuni presupposti errati, poiché “non è vero che l’ospedale di Castrovillari non abbia le necessarie potenzialità per aumentare il numero di posti letto e che la distanza chilometrica tra Acri e Castrovillari, certificata nel decreto 191 del 2012 in 40 Km, è invece di otre 60”.
Mancherebbe inoltre “il carattere unitario e organico dei servizi sanitari, così come viene richiesto dalle più elementari norme di organizzazione sanitaria. La soluzione prevista, oltre che essere condizionata da dati falsi, finirebbe con il danneggiare i due presidi sanitari e accendere un’inutile quanto dannosa contrapposizione campanilistica tra i comprensori di Acri e Castrovillari”.
Il consigliere Talarico, nella replica, si è dichiarato “totalmente insoddisfatto della risposta del vicepresidente della giunta regionale Antonella Stasi, poiché evasiva rispetto alle obiezioni sollevate e reticente rispetto ai dati contenuti nel decreto 191”.
Per Talarico, “la giunta regionale deve lavorare per potenziare i due presidi sanitari, in particolare quello di Acri che ha subito un vero e proprio declassamento, in tempi recenti, a ospedale di montagna. Il miglioramento della rete sanitaria passa attraverso interventi seri e praticabili e non invece, come è accaduto, da iniziative propagandistiche dal vago sapore elettorale”.


fonte: Il Quotidiano della Calabria