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Il giorno dopo il consiglio comunale. L'indignazione corre sul web

Foto © Acri In Rete
Roberto Saporito
La seconda seduta del consiglio comunale dell'amministrazione Tenuta, per linguaggi e comportamenti, è sembrata una fotocopia della prima. Accuse e invettive reciproche, interventi fuori tema ed inopportuni, gaffe, contraddizioni. La questione incompatibilità sta tenendo banco e di fatto sta paralizzando l'attività del civico consesso che, a distanza di due mesi dall'insediamento, non ha ancora un presidente ed un vice. Non solo. Non si sono formati neanche i gruppi consiliari e le commissioni e non sono state discusse le linee programmatiche del sindaco Tenuta, eletto lo scorso nove giugno.
Tutto ciò viene stigmatizzato dai cittadini, in particolare dai frequentatori, che non sono pochi, del web che attraverso portali locali di informazione e social network stanno esprimendo tutta la loro amarezza ed indignazione. E non a torto. Dopo due mesi dalla nomina ufficiale, il sindaco Tenuta non ha ancora reso noto alla città, attraverso la stampa o all'interno del consiglio comunale, importante organo politico ed amministrativo di una città, la sua squadra di governo. Nessuno conosce infatti nomi e deleghe dei cinque assessori, eppure uno dei temi più cari allo stesso Tenuta durante la campagna elettorale, è stato proprio quello della trasparenza e della legalità.
Ora il popolo web è basito ed amareggiato, sia perché il consiglio continua a non affrontare le questioni della città , che sono tante e importanti, sia per l'atteggiamento dei sedici consiglieri. Sul banco degli imputati è la maggioranza rea, secondo gli internauti, di aver intrapreso una via sbagliata, fatta di rancori e vendette personali ma anche per esprimere concetti che nulla hanno a che fare con la politica.
I termini "vergogna", "dimissioni" e gli appelli alla serietà ed alla responsabilità si sprecano ma sembrano non interessare il primo cittadino, massimo responsabile di un'amministrazione ma soprattutto di una maggioranza apparsa, ancora una volta, sfilacciata e contraddittoria, che pensa più agli attacchi personali che alle proposte.
Si ha l'impressione che i dieci membri della maggioranza vadano ognuno per la propria strada altrimenti non si spiegherebbe il fatto che ancora una volta chi interviene viene prontamente smentito dal collega. Nel frattempo la comunità si chiede e chiede quando, finalmente, si potrà assistere ad un consiglio comunale che tratti dei problemi della città.

PUBBLICATO 30/07/2013





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