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Beato Angelo. Otto sindaci scrivono a scura: potenziarlo o farlo diventare ospedale di base

Foto © Acri In Rete
Roberto Saporito
Su proposta del sindaco di Acri, Nicola Tenuta, si è tenuta una riunione a cui hanno partecipato anche i sindaci di Bisignano, Santa Sofia d’Epiro, San Demetrio Corone, Luzzi, San Giorgio Albanese, San Cosmo Albanese e Vaccarizzo. Tutti allo stesso tavolo per parlare dell’ospedale Beato Angelo.
Al termine è stato redatto un lungo documento con il quale gli otto primi cittadini chiedono un incontro urgente al neo commissario alla sanità Massimo Scura. La richiesta è supportata da una dettagliata relazione sull’organizzazione del Beato Angelo e sulle attività che esso espleta. Il nosocomio è ospedale Spoke, con quello di Castrovillari, dal dicembre 2012 ma in realtà molte attività annunciate allora non sono fornite o sono state soppresse nel tempo. I firmatari, quindi, chiedono intanto una maggiore integrazione tra territorio ed ospedale e poi un potenziamento della struttura per renderla più sicura e funzionale con l’aggiunta di quei servizi non presenti all’ospedale di Castrovillari, come psichiatria, urologia e neurologia. In alternativa, scrivono i sindaci, un ospedale di base con i reparti di medicina interna e chirurgia generale ed i servizi di anestesia, ortopedia, radiologia e laboratorio analisi.
I sindaci vanno oltre e chiedono che si attivino anche gli interventi ginecologici programmati e si garantiscano le urgenze ostetriche e ginecologiche. Sottolineano, inoltre, come il punto nascita sia stato soppresso nel 2011 nonostante la bassa percentuale dei tagli cesarei ed il buon numero di neonati, come gli ambulatori ginecologici funzionano solo tre giorni alla settimana e come la chiusura di psichiatria costringe molti pazienti a recarsi fuori regione con evidenti disagi e spese onerose.
I sindaci, infine, fanno notare al neo commissario come il Beato Angelo sia punto di riferimento per circa settantamila utenti che gravitano in un’area vastissima e disagiata per viabilità, eventi meteorologici e posizione orografica e, quindi, costretti a lunghi tempi di percorrenza prima di giungere presso una struttura complessa.


Scarica il protocollo

PUBBLICATO 21/03/2015





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