Nel rispetto della linea di intervento del POR Calabria FESR “Qualità della vita e inclusione sociale”, sul BURC n. 25 del 24.06.2011, è stato pubblicato un Avviso dal titolo “Case Accessibili”, destinato a favorire il miglioramento dei sevizi di assistenza agli anziani ed ai soggetti diversamente abili, attraverso l’eliminazione delle barriere architettoniche nelle abitazioni private e la realizzazione di interventi di domotica. Alla esecuzione di tale linea di intervento la Regione Calabria ha destinato la somma di € 5.220,000. In base al decreto, i soggetti interessati ed in possesso dei requisiti di cui all’art.7, avrebbero dovuto presentare domanda di contributo ai propri Comuni di residenza, che in base all’art. 8 dell’Avviso rappresentano i beneficiari finali e come tali i destinatari delle risorse finanziarie, da trasferire poi ai destinatari degli interventi o direttamente ai fornitori. Nel Comune di Acri, di tutte le domande presentate ne sono state ammesse solo dodici, come da graduatoria approvata con decreto n. 15438, pubblicata sul BURC Calabria n. 45 del 9.11.2012, per un finanziamento complessivo pari ad € 230.588,71. Ammessi i progetti, i soggetti beneficiari sono stati invitati dal Comune di Acri a firmare un atto di obbligo, con il quale ciascuno si è impegnato a realizzare i lavori entro e non oltre il termine di sei mesi. Il predetto termine è scaduto lo scorso 24 giugno 2014.
Nel frattempo i lavori sono stati eseguiti. Nonostante il tempo trascorso, però, ad oggi nulla è stato ancora erogato e soprattutto nulla è stato riferito, dal Comune, ai beneficiari circa il destino di questi contributi. La questione del tutto trascurata e disattesa dal Comune di Acri, viene oggi apertamente denunciata dall’Avv. Franca Sposato, professionista, impegnata politicamente (ndr: fa parte del direttivo del PD di Acri) e particolarmente sensibile alle problematiche dei disabili, il quale preso atto del ritardo nella erogazione del finanziamento, ha cercato di capirne la causa.
Si è recata personalmente presso l’Ufficio Servizi Sociali, dal Dirigente di Settore, Dott. Angelo Enrico De Marco, senza ricevere risposte soddisfacenti e soprattutto senza trovare spiegazione al perchè le domande presentate dal Comune di Acri, a differenza di quelle presentate da altri Comuni che hanno già ricevuto i pagamenti, non siano state ancora evase, benché tutte ammesse con decreto. Il Dirigente De Marco riferisce di una disattenta gestione della pratiche sin dall’incartamento iniziale da parte del preposto Ufficio Tecnico, il che ha determinato continue richieste di integrazione da parte della Regione, e dunque un notevole ritardo rispetto ad altri Enti nella definizione delle stesse. Denuncia ancora l’Avv. Sposato, che il Sindaco in persona dovrebbe rendere conto alla cittadinanza ed in particolare ai soggetti interessati, dell’iter  amministrativo adottato dai competenti settori, al fine di verificarne la correttezza ed accertare eventuali responsabilità.
Il Comune di Acri – incalza ancora l’Avv. Sposato – non può permettersi di perdere un simile finanziamento a discapito di quelli che sono i diritti delle persone disabili. Deve prestare maggiore attenzione alla categoria, facendo tutto il possibile perché si arrivi ad una soluzione concreta del problema. I disabili non possono più tollerare un simile comportamento silente. Devono ricevere quanto loro concesso e devono essere messi nelle condizioni di poter pagare le ditte esecutrici dei lavori che, giustamente cominciano a reclamare quanto loro dovuto.