Il vice sindaco continua ad affidarsi alla disputa mediatica per comunicare con la cittadinanza. Niente consiglio comunale aperto, non ci sono i "presupposti (sostengono)." Comodo, quindi, parlare dietro ad un microfono senza concedere il diritto di informazione e di replica. Ne ha per tutti: giornalisti, comitato, cronisti e "simpaticissimi cittadini". È così che sono stato definito nell'ultimo consiglio comunale da Dagoberto. Porta sulle spalle ben 5 deleghe, ultima, e non per minor importanza, quella di ASSESSORE DELLA PENNA!
La usa come un'arma, gettando "inchiostro" su tutto e tutti. Sferra colpi bassi, tipici di chi non ha argomentazioni con le quali rispondere e che poco hanno a che fare con la politica locale. Infastidito e scocciato, parla della situazione dei rifiuti nella zona industriale di Gastia. Giustifica chi gli sta accanto, poi dice di essere d'accordo con chi scrive (i quali evidentemente contestano chi gli sta accanto), ma non accetta critiche. E ancora dice che "il silenzio è mafia" e poi attacca chi denuncia un problema grave per la salute dei cittadini, senza che servano certificati che lo attestino. Le sue idee, insomma, sembrano confuse. Quanto tempo dovrà passare ancora prima di rimuovere quei rifiuti tossici? Chi dovrebbe controllare, cosa sta facendo nel frattempo? Perché non chiudere quella zona e renderla inaccessibile? Quando potremo dire addio al cassonetto? Sono trascorsi 96 giorni e non c'è ombra di informazione, figuriamoci se si può iniziare a differenziare!
Da giovane simpaticissimo ma ingenuo, rimango quasi impaurito da un passaggio che fa l'illustre ASSESSORE DELLA PENNA in un suo scritto. Con aria di minaccia, detentore della veritá, dall'alto della sua esperienza e delle sue poltrone, scrive: "Invito poi quelli che fanno critica a candidarsi alle prossime elezioni e vedremo quali risultati conseguiranno!" Sorge spontaneo chiedere: lei quale risultato ha conseguito alle ultime elezioni?
Caro vicesindaco, non occupiamo posti che contano, non possiamo far promesse ma soprattutto non vogliamo farle, ma alle prossime elezioni ci saremo. Scontrarci con alcune dinamiche non sarà facile, ma ci proveremo. Anche se non dovessimo andare lontano, sarà comunque una vittoria. Scrivere i nostri cognomi su quelle schede elettorali sarà una soddisfazione, che lei non ha potuto avere nell'ultima tornata elettorale!"


Non si scherza, non è un gioco sta arrivando Mangiafouco lui comanda e muove i fili fa ballare i burattini.
State attenti tutti quanti non fa tanti complimenti chi non balla, o balla male lui lo manda all'ospedale.
Ma se scopre che tu i fili non ce l'hai
se si accorge che tu il ballo non lo fai
allora sono guai e te ne accorgerai,
attento a quel che fai, attento ragazzo che chiama i suoi gendarmi
e ti dichiara pazzo!"