Prendo spunto dall'articolo "Operai forestali: quale ritorno a casa?" di Michele Trematerra, per pormi delle domande; "Ma lo sa Saporitoche lo Stato finanzia con soldi pubblici, 140 milioni di euro all’anno per progetti sul dissesto idrogeologico, a cui vanno aggiunti i circa 100 milioni che mette la Regione e che con questi soldi si pagano i progetti di questi lavoratori (14 mensilità, 12 più tredicesima e quattordicesima) per sovraintendere ai nostri boschi e per attività di prevenzione del dissesto idrogeologico?
D’altronde, i soldi pubblici per la forestazione vanno spesi nella forestazione, non per i giardini pubblici e le aiuole. Dire queste cose potrebbe essere poco popolare ma è profondamente giusto."
Mi piacerebbe capire se questi operai, a cui fa riferimento Michele Trematerra, siano quelli preposti per "sovraintendere ai nostri boschi" e se questi che sono nelle foto si possono considerare i nostri boschi?
Certo è che se sono quegli operai che costano alla collettività ben 240 milioni di euro all’anno sarebbe un bel po' triste...
Comunque mi auguro che qualcuno vada a togliere le centinaia di alberi sradicati, presumo dal maltempo, e a mettere in sicurezza il bosco.
Il posto lo si evince dalle foto.