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SS660 Acri-Cosenza. Capalbo(PD): spendere i fondi entro l'anno altrimenti si perderanno

Foto © Acri In Rete
Roberto Saporito
Statale 660 Acri-Cosenza ed ammodernamento statale 177 Sila-Sila, due opere strategiche che serviranno a far uscire dall’isolamento la cittadina silana. Nell’ultima seduta del consiglio comunale, il consigliere comunale Pino Capalbo, capogruppo Pd anche alla Provincia, ha messo in guardia il sindaco Tenuta, la giunta e l’intero consiglio; “se entro l’anno non verranno spesi i fondi, vi è il concreto rischio che torneranno indietro.” Se così fosse sarebbe davvero una iattura.
Qualche mese fa, durante un convegno, è stato il consigliere regionale Giuseppe Aieta, nonché presidente della commissione bilancio, annunciò un corposo finanziamento sia per la statale 660 Acri-Cosenza che per la trasversale. Sila-Sibari.
Per il loro completamento, infatti, la Regione ha previsto, infatti, circa otto milioni, due e mezzo per la prima opera, il resto per la seconda. Il monito di Capalbo, però, deve essere preso in seria considerazione visto che i gironi trascorrono veloci e si è già a settembre.
I lavori della prima, cominciati nel 2007 e per i quali sono stati stanziati circa 30 milioni, consistono nella realizzazione di una galleria di ottocento metri e di un viadotto al fine di bypassare la frana di Serra di Buda, alle porte della città, vera e propria spada di Damocle.
I lavori, però, sono fermi da oltre un anno per un contenzioso tra l’Ente appaltatore, la Provincia, e la ditta. Cittadini ed istituzioni chiedono che essi siano ripresi al più presto per evitare l’isolamento della città in caso la frana si riattivi come accaduto nel 1999, quando l’Anas fu costretta a chiudere al traffico il tracciato per quaranta giorni.
Gli interventi della Sila-Sibari, invece, sono molto più corposi, trattandosi di un progetto di grossa portata che ha l’obiettivo di unire in modo più veloce la Sila con la piana di Sibari. Qui i lavori procedono speditamente ma interessano ancora il primo lotto che interessa il territorio compreso tra San Demetrio Corone ed Acri.
I nuovi fondi messi a disposizione provengono dal Cipe e sono stati intercettati dalla Regione grazie alla rimodulazione degli interventi più urgenti da effettuare. Da troppo tempo Acri ed i centri limitrofi soffrono di una viabilità precaria ed a tratti insicura che impedisce lo sviluppo socio ed economico di queste zone già di per sé penalizzate dalla posizione orografica.
I lavori della statale 660 e della Sila-Sibari dovranno subire un’accelerazione per garantire collegamenti più sicuri e veloci verso la rete autostradale, il capoluogo ed il mare. Nei giorni scorsi, anche il sindaco Tenuta si è recato alla sede dell’Anas di Catanzaro, per manifestare tutta la sua indignazione circa lo stato del tracciato della 660, in particolare quello in prossimità del centro abitato.
Dai vertici dell’Anas, Tenuta ha avuto ampie rassicurazioni rivolte sia al monitoraggio della frana che alla messa in sicurezza del tratto in frana di un’arteria che è l’unica decente che collega il grosso centro pre silano con il capoluogo, l’autostrada e la valle del Crati.

PUBBLICATO 19/08/2015





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