COMUNICATO STAMPA Letto 7834  |    Stampa articolo

PD. Personaggi in cerca di autore

Foto © Acri In Rete
Partito Democratico - Acri
Negli ultimi giorni stiamo assistendo, stupiti ed increduli, ad una eterogenea serie di strali, lamenti, finanche denunce di complotto, segnate costantemente da inesattezza e, in alcuni casi, da vere e proprie menzogne. Particolare e clamoroso è l'ultimo, in ordine cronologico, di questi casi.
Ci riferiamo all'ultimo comunicato a mezzo stampa del tal meetup Attivisti Acri cinque stelle, il quale "rappresenterebbe" il movimento 5 stelle ed i suoi elettori.
In realtà si tratta di un gruppo monopersonale addirittura non riconosciuto dallo stesso Movimento 5 stelle che, sovente, interviene nel dibattito pubblico malcelando gli ambizioni personali che persegue.
Stavolta oggetto delle invettive è la vicenda del Palazzetto dello Sport per il quale viene del tutto ignorato, secondo noi con malafede, che è stata questa amministrazione a recuperare i finanziamenti revocati e sempre questa amministrazione si è impegnata ad assumere tutte le vie possibili, anche giudiziarie, qualora si verificassero altre interruzioni dei lavori.
Discorso diverso merita invece il recente e confuso comportamento politico di Anna Vigliaturo, passata alla storia di questa città per aver lasciato al termine del suo assessorato uno dei bilanci più negativi dell'ente ed oltre 7 milioni di euro di debiti fuori bilancio, contribuendo in maniera decisiva a far sì che questo comune finisse in condizioni di dissesto.
Una delle ultime persone che potrebbe dunque dare lezioni di moralità a chi oggi invece paga le conseguenze delle sue incapacità amministrative.
Ricordiamo tutti come nella passata campagna elettorale ella ebbe modo di definire "da rabbrividire" il punto programmatico del nostro programma elettorale sui Referendum cittadini.
Nel frattempo i brividi a quanto pare sono diminuiti fino a quando, nell'ultimo consiglio questa amministrazione è riuscita per la prima volta nella storia di questo comune a far diventare realtà questo strumento di partecipazione democratica dei cittadini alle scelte politiche della città. Di fatti anche lei, così come il resto delle opposizioni, ha votato a favore dell'introduzione dei referendum.
Ravvedimento o confusione? Forse più semplicemente, questa amministrazione tanto deplorata è riuscita a persuaderla del fatto che la visione di città che sta cercando di realizzare non è poi tanto spiacevole.
Non è cosa di poco conto riuscire a portare sulle proprie posizioni gli oppositori politici. Ella stessa poi, dopo aver dichiarato la sua non appartenenza a nessuno schieramento politico, condizione che di fatto la porrebbe in teoria libera di partecipare in prima persona a quella stagione collaborativa tra maggioranza e opposizione auspicata molte volte dal sindaco, si è poi lanciata in una serie di invettive contro le prime forze di opposizione che hanno risposto a questi appelli denunciando complotti o fantasiosi accordi già studiati a tavolino.
Esimia consigliere Vigliaturo, questa poteva risparmiarsela.
Il Partito Democratico insieme all'amministrazione sono e rimangono ben disposti a collaborare con tutti coloro i quali tengono al progresso materiale ed immateriale di questa città.
La scelta ora sta agli altri.
La vecchia politica deve essere dismessa perché troppe e gravose sono le sfide che questa comunità deve vincere.
E come abbiamo sempre sostenuto con il nostro primo cittadino, le potrà vincere solo con spirito costruttivo, idee e voglia di spendersi solo il funzione del bene pubblico.
A tal proposito, vogliamo sperare di non assistere mai più a scene come quelle verificatesi nell'ultima seduta consiliare.
Infatti, nonostante l'impegno anche delle opposizioni a partecipare alla SOLA discussione sul decreto Salvini, ad un certo punto, la stessa Vigliaturo ha preferito rinunciare a discutere, semplicemente discutere, il merito di un decreto che incide profondamente anche sulle dinamiche dei Comuni e sulle prerogative dei sindaci.
Questo ci avvilisce perché è cosa deplorevole "pentirsi" di voler discutere spogliandosi di quello spirito critico dovuto quanto meno agli elettori.
Sono questi i comportamenti che ci fanno capire perché alle volte si scelga di denunciare fantascientifici complotti piuttosto che alzarsi finalmente le maniche e scendere veramente in campo per questa città. Forse è più facile così.
Senz'altro è più comodo. Difficile e scomodo è invece continuare a sognare una città diversa, non più luogo senza tempo e prospettive, bensì luogo del futuro che accolga le prossime generazioni. Noi continuiamo a scegliere quest'ultima soluzione e continuiamo ad impegnarci nel sogno di vederla realizzata.
Si può dire lo stesso degli altri?

PUBBLICATO 10/02/2019





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