Un brand dell’istituto: salute e benessere
IPSIA-ITI - Acri
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E’ vero che l’alcol può creare una pericolosa dipendenza? Di cosa mi ammalo se mi drogo? Cos’è l’amore a quindici anni? Più bella e più magra è uguale a digiuno? Sto dalle parte dei bulli se non difendo un compagno deriso?
Le domande sono tante, decine e centinaia, tra i ragazzi dell’Ipsia Iti Alberghiero di Acri, dove nel corso di quest’anno scolastico si è aperta una porta sulle problematiche più vive della galassia adolescenza. Una tematica al mese, affrontata in modo scientifico e intimo. Scientifico, perché è prioritario il coinvolgimento di esperti e consulenti esterni, nel corso di incontri, seminari, proiezioni di filmati; intimo, perché si invitano i ragazzi a parlare di sé, anche attraverso questionari anonimi, strutturati con le finalità di raccogliere dati veritieri e misurare l’incidenza dei fenomeni giovanili sulla popolazione scolastica dell’istituto. Il progetto, veramente vasto, è del professore Damiano Azzinnari , docente di scienze motorie. Lo ha chiamato “Salute e benessere”. Il preside Giuseppe Lupinacci ha da subito sostenuto quest’iniziativa che, come previsto, accorcia le distanze tra il mondo dei ragazzi e quello dei loro educatori e assume sempre di più il carattere di un’esperienza culturale e sociale forte e utile. In quest’ultimo mese, dal rientro delle vacanze a oggi, Azzinnari e altri colleghi (Deborah Capalbo di scienze motorie in primis, che collabora a tutte le sezioni del progetto), hanno lavorato sul bullismo e sul cyberbullismo. Termini ormai noti, a volte abusati, ma che parlano di un fenomeno che oggi presenta cifre pesanti. L’ultimo lavoro dell’Istat raccontava che più della metà dei ragazzi, tra gli undici e i diciassette anni, è vittima di episodi di bullismo. E’ di questi giorni la pubblicazione dei dati di un’indagine realizzata nella provincia di Trento, la prima condotta su un vasto campione di scuole superiori: un ragazzo su due, è confermato, subisce episodi di violenza verbale, psicologica e fisica. Il 33 per cento è una vittima ricorrente. “E oggi il cyberbullismo sta superando il fenomeno tradizionale”, ha detto Michele Forciniti, psicologo clinico e scolastico, che ha incontrato i ragazzi in questo mese di febbraio, svelando anche gli aspetti più nascosti del fenomeno, suggerendo strategie di difesa e raccogliendo testimonianze tra il pubblico dell’aula magna della scuola. Martedì sette, per la giornata nazionale contro il fenomeno giovanile, gli studenti delle prime classi hanno visto, insieme con i loro professori, “Un bacio”, film di Ivan Cotroneo promosso dal Miur, premiato con il “Globo d’oro” 2016. Il mese di marzo sarà dedicato alla nutrizione. Sovrappeso, obesità, anoressia, bulimia. Di tutto questo si parlerà con gli studenti e, anche in questo caso, saranno programmate lezioni teoriche e incontri con esperti. Ad aprile sarà di scena la sfera affettiva, un pianeta a volte poco roseo per gli adolescenti, un’epoca della vita caratterizzata da sentimenti e passioni profondi ed esclusivi. Infine, nel mese di maggio, la full immersion sarà sullo sport e la salute. Al termine del progetto curricolare (cioè realizzato durante le ore di servizio dei docenti e quindi non finanziato da fondi extra), saranno raccolti tutti i dati emersi dai questionari e trasformati in strumento di lavoro. Aperto con un focus sul primo soccorso, con attività pratiche, in collaborazione con l’Aspa di Acri, il progetto di Azzinnari, nello scorso mese di dicembre, in collaborazione con il Sert di Castrovillari, ha anche affrontato la spinosa problematica delle dipendenze. La dottoressa Rosa Cerchiara, psicologa e criminologa, ha ricordato che la peggiore dipendenza è l’alcool. Perché sottovalutata, perché facilmente accessibile. Tematiche e confronti che non finiscono qui. La salute e il benessere sono ormai un brand dell’istituto di Acri. |
PUBBLICATO 08/02/2017
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