COMUNICATO STAMPA Letto 5383

Un paese alla deriva in mani a “padri eterni”


Foto © Acri In Rete



L’articolo apparso ieri a firma del consigliere Cavallotti merita qualche considerazione.
Anzitutto una breve riflessione su chi ha realmente scritto l’articolo: l’estensore si è tradito con l’imput di escludere alcuni siti dalla lista dei destinatari dello stesso.
Com’è facilmente intuibile, il consigliere Cavallotti non aveva interesse ad attuare alcuna selezione: l’ordine di epurazione è stato evidentemente impartito dallo stesso estensore dell’articolo verso chi è stato, in un recente passato, poco tenero.
Questo passo falso – tanto più grave perché sottende politicamente a una concezione personalistica e privata della cosa pubblica – lo ha tradito ed è come se, con questa azione, avesse messo la firma sull’articolo, con buona pace di chi sì è fatto carico di pubblicarlo a suo nome.
Andiamo, ora velocemente, alle questioni di merito: prendiamo atto dei poteri soprannaturali del nuovo acquisto amministrativo e ci auguriamo che gli stessi si esplichino non solo sul versante meteorologico.
Se si ha il potere di non far nevicare, ci si dovrebbe attrezzare per una serie infinita di “miracoli” che la new entry dovrebbe attuare per risolvere l’infinità di problematiche, non solo non affrontate ma aggravate dalla presente gestione del Comune.
Per cominciare, qualche neo assessore dovrebbe attivarsi per rimuovere il senso della sete e la cattiva abitudine degli acresi a lavarsi con frequenza: in tal modo si risolverebbe il problema della crisi idrica. Parallelamente, si dovrebbe invitare gli abitanti a non cibarsi, non fare acquisti, evitando così di produrre rifiuti.
Allo stesso modo, il “deus ex machina” dell’Amministrazione dovrebbe attivarsi per vietare per ordinanza l’uso delle macchine: sarebbe una trovata geniale per risolvere il problema delle buche.
Senza macchine, le voragini sulle nostre strade potrebbero persino apparire ornamentali, appositamente create per dare un tocco di originalità ai nostri luoghi.
Sempre l’uomo dotato di poteri soprannaturali – o in contatto diretto con domineddio – dovrebbe riuscire facilmente nel miracolo che nessuno si ammali.
Sarebbe risolto, così, diversamente, il problema dell’ospedale depotenziato. Problema tanto declamato in campagna elettorale quanto disatteso successivamente.
Chi non ricorda le promesse del candidato Capalbo a proposito del potenziamento dello stesso, delle tre piattaforme di elisoccorso etc.
E ancora, perché non ricorrere all’uomo bionico per dare finalmente una svolta e affrontare di petto questioni fino ad oggi neanche scalfite?
Ci limitiamo, per non appesantire i lettori, a citare quelli più urgenti e gravi: il neo assessore bionico dovrebbe attivarsi per il miracolo di eliminare i contenziosi legali: avremmo risolto il problema mai scalfito dell’ufficio legale, tanto decantato quando il Sindaco era all’opposizione quanto trascurato dopo; Altro miracolo urgerebbe per l’annosa questione degli affidi diretti, contribuendo a dare un’immagine migliore di un’amministrazione che sta oggettivamente abusando di questo sistema.
Un intervento miracoloso di primo ordine occorrerebbe per risolvere il problema delle anticipazioni di cassa, che stanno nuovamente indebitando il Comune; - Intervento divino urgente per il PSC.
Un intervento di minor portata, magari da richiedere a qualche Beato o a qualche Santo urgerebbe per completare il Teatro, che langue incompleto da anni.
Per finire, una preghiera corale per far sì che una galleria finita da anni, e non aperta per qualche lampadina mancante, venga finalmente consegnata ai cittadini.
Ci siamo limitati ai problemi più impellenti per non sovraccaricare troppo la new entry, non certo per sfiducia nelle sue infinite e arcinote capacità amministrative, ormai storicamente acclarate.
In pratica, così come si ritiene ineluttabile che pochi cm di neve mettano in ginocchio un’intera comunità, “l’uomo chiave” dell’Amministrazione, dovrebbe usare i suoi poteri soprannaturali e sperare in una serie di interventi divini atti a riparare all’inefficienza e palese incapacità degli uomini che sono al timone della macchina comunale.

PUBBLICATO 31/12/2019  |  © Riproduzione Riservata




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