OPINIONE Letto 3172

Semi


Foto © Acri In Rete



Nulla di più delicato. Esposti a intemperie, resistenti e forti, degradabili e vulnerabili. Sono quanto di più importante per le comunità umane e vegetali. Esiste dal 2008 il più grande deposito di semi del mondo, si trova nell’arcipelago delle isole Svalbard a 1.300 chilometri dal Polo Nord. E’ costruito per resistere al tempo e sopravvivere a disastri naturali causati dagli esseri umani e serve a conservare semi da ogni parte del mondo: biodiversità da usare per ripristinare colture dopo una guerra o un gravissimo disastro. Ermanno Olmi racconta questo speciale luogo nel suo bel documentario Terra Madre del 2009, un film che tutte le scuole dovrebbero usare come materiale formativo per la formazione di una cultura ambientale globale. Il futuro dipende dalla semenza, genie e deposito vivo delle generazioni passate e inizio del processo di fecondazione del futuro, del mondo vegetale e di quello umano, così strettamente interdipendenti tra loro. Siamo semi madella qualità dei frutti sappiamo solo con il tempo. Il seme è un inizio, una promessa, una possibilità. Ma quanti e quali altri elementi devono concorrere per fare in modo che quel seme divenga pianta, fiore, frutto, essere umano? Molti. Tutto è decisivo nella vita che si avvia dal seme: l’acqua, il vento, la luce, l’ombra, la cura e il concorso di tutti gli esseri con cui entra in relazione. Prendersi cura di un seme, coltivarne la potenza per renderla frutto e nutrimento, questo l’arduo passaggio dal progetto all’azione. Un seme ha la forza della resilienza, non cede le sue forze sotto le intemperiema le usa per difendersi e crescere. La responsabilità di chi agisce ogni giorno nel mondo - su scala locale, nazionale e internazionale ma anche per chiunque di noi - è nella qualità della cura quotidiana che imprimiamo alla coltura dei semi. Meritano paziente cura. Di certo subirà gli effetti diperturbazioni contrarie e dovrà affrontare ogni sorta di rischi. Ci saranno giornate in cui temeremo delsuo futuro, ci saranno tempi freddi, venti, neve, pioggia, agenti tossici che potranno annientarlo ma poi sempre arriverà qualche tepore. Coltivare quotidianamente semi, in ogni nostro campo d’azione, per produrre buoni frutti. E’ un buon augurio per il 2020.

PUBBLICATO 02/01/2020  |  © Riproduzione Riservata

ADV




Ultime Notizie

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 1421  
Questione depuratore. La gestione e il controllo sono a carico di una ditta esterna
La gestione dell’impianto di depurazione comunale, ubicato in località Maddalena, è stata affidata dal comune di Acri a un gestore esterno, che p ...
Leggi tutto

NEWS  |  LETTO 1911  
Scarichi di acque reflue nel torrente Calamo. Superati i limiti previsti per Escherichia Coli. La Provincia diffida il Comune
Spesso, fortunatamente, gli organi di controllo funzionano. Nei giorni scorsi la Provincia ha diffidato il comune di Acri a scaricare acque reflu ...
Leggi tutto

LA VOCE DI PI GRECO  |  LETTO 2243  
Il fiume tombato
Trasformare un fiume in una tomba è la cosa peggiore che possa essere fatta in un centro urbano. Il fiume rappresenta la vita che scorre, il temp ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 1599  
Premio letterario nazionale Padula. Dal 9 al 14 dicembre. Ecco i premiati
Nel centenario della nascita di due grandi nomi della letteratura calabrese, Saverio Strati e Franco Costabile, il Premio convoca le voci di quan ...
Leggi tutto

INTERVISTA  |  LETTO 2485  
Sanità, parla Grano: ''Muscoli e ossa più giovani, con l'irisina conquisteremo Luna e Marte''
Un brevetto italiano e poi uno americano: l’irisina, in grado di intervenire su osteoporosi e atrofia muscolare. Una potenzialità scoperta da un’ ...
Leggi tutto

ADV