RECENSIONI Letto 1934

Da radical chic a radical choc


Foto © Acri In Rete



Da radical chic a radical choc, il passo può sembrare breve in realtà il percorso intrapreso da Emilio Grimaldi, acrese di adozione, e Andrea Trisciuoglio, pugliese, autori del libro che sta riscuotendo enorme successo, è pieno di insidie ma anche di speranza.
Un testo, quindi, scritto a quattro mani; Emilio, amante della scrittura, ed Andrea, malato di sclerosi multipla.
L’incontro avviene grazie a Marco Marchese, fondatore di una giovane casa editrice di Cleto, Officine editoriali, che li ha messi in contatto.
Oltre cento pagine e tredici capitoli, con prefazione di Rita Bernadini e postfazione di Matteo Mainardi.
Nel nostro caso, dicono Emilio ed Andrea, crediamo che lo choc sia la situazione in cui si trova il lettore dopo aver letto il libro. Choc ci sta bene, controbilancia lo chic dei radicali senza sete e fame di giustizia.”
Il testo cattura il lettore e si legge di un fiato forse anche perché si parla di cannabis che, spiegano Emilio ed Andrea, ormai è scientificamente accertata come farmaco.
Nel libro vi sono contributi di specialisti ed il ministero della Salute dà la possibilità a tutti i medici di prescriverla, soprattutto ai malati di sclerosi, tuttavia la burocrazia è così complessa e macchinosa che i pazienti sono costretti ad aspettare molto tempo per riceverla.
Andrea la riceve dall’Olanda, al costo di 8 euro al grammo circa e qualcosa dallo stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze, dove lo Stato finalmente si è deciso a coltivarla.
L’obiettivo da raggiungere con questo testo, ci dicono Andrea ed Emilio, è un obiettivo che appartiene a tutti e non al singolo, grazie a questo la Puglia è, infatti, tra le regioni che sono riuscite a raggiungere importanti risultati, basta pregiudizi.”
Qualche anno fa Andrea fonda l’Associazione LapianTiamo che oggi conta circa diecimila iscritti.
Si batte per le persone come lui, si batte soprattutto perché la cannabis possa essere coltivata liberamente.
Ha avuto il merito di aprire un dibattito su questo delicato argomento.
In questa battaglia, Andrea non è solo, con lui si sono schierati liberi cittadini, gruppi musicali, medici.
Il suo sogno? Un Colorado nella sua Puglia, con la cannabis dappertutto, non solo per i malati, che così non devo aspettare molto tempo per le dosi, ma anche per la bonifica dei terreni avvelenati dall’Ilva.
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PUBBLICATO 02/02/2021  |  © Riproduzione Riservata

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