EDITORIALE Letto 3466

I fatti della settimana. Furbi, permalosi, promesse, bizzarrie


Foto © Acri In Rete



Come giusto che faccia un organo di informazione, che, tra le prerogative ha anche quella di vigilare e approfondire, e non solo pubblicare veline, comunicati stampa e determine e delibere di incarico (causa evidente e comprensibile invidia, frustrazione e malignità), Acri in rete, dopo varie segnalazioni, ha inteso sollevare la questione relativa alla somministrazione dei vaccini.
Si tratta dell’ennesimo argomento, dopo i rifiuti, la sanità, la viabilità, i servizi sociali, che la testata, con coraggio e non senza difficoltà, ha affrontato (e come accade sovente, altri hanno ripreso).
Ci stanno ancora segnalando che, oltre ai nomi fatti dal consigliere comunale Feraudo, altri soggetti, a quanto pare familiari di chi frequenta il Municipio ed altri ancora non identificabili con le normative in atto, stanno ricevendo la prima dose del vaccino.
A noi il compito di sollevare il dibattito e seguirlo, ai lettori e agli organi preposti, compresa, eventualmente, l’autorità giudiziaria, quello di giudicare i fatti.
Bene ha fatto il consigliere di opposizione, Feraudo, ad approfondire, altrettanto bene hanno fatto i soggetti indirettamente coinvolti (sindaco ed assessore) a chiarire attraverso i tanti e validi organi di informazione che hanno a disposizione (social, profili personali e siti web).
Potevano farlo subito ed impedire, così, l’acceso dibattito e le solite minacce di querela, che le riteniamo inopportune ed inutili vista la possibilità del diritto di replica.
Noi ci auguriamo che quanti hanno ricevuto il vaccino non solo siano veramente compresi nelle categorie previste dalle norme ma che diano una mano alla campagna in atto. Permalosa.
L’assessore Abbruzzese, di cui ci occuperemo in separata sede, si è mostrata oltremodo permalosa ed offesa eppure è a conoscenza del fatto che, essendo un personaggio pubblico, è soggetta ad elogi, oneri, onori ma anche critiche.
Lo siamo anche noi, cronisti e liberi professionisti, spesso attaccati da invidiosi, gelosi, livorosi e nullafacenti, l’importante è avere la coscienza a posto e rispondere con i fatti.
L’assessore, però, ci ha dato ragione.
Nella sua replica, infatti, il verbo più frequente è il futuro; faremo, vedremo, programmeremo, partiremo, organizzeremo, ecc. ecc.,
Al momento, quindi, il suo assessorato, quello delle attività produttive (ma a quanto pare anche altri), ha prodotto poco o nulla ma può rifarsi, mancano ancora quattordici mesi. Promesse.
Basta, promesse sulla sanità ed in particolare sull’ospedale, potremmo scriverci un testo di 100 pagine ma oggi ci limitiamo a raccontarvi un simpatico aneddoto; nel mese di settembre, un venerdì, il sindaco contatta il nostro direttore per annunciare l’arrivo di due (2) anestesisti per il lunedì successivo.
Il direttore, oramai diffidente, non solo si rifiutò di dare spazio alla notizia ma fece una proposta al primo cittadino, ovvero quella di recarsi personalmente all’ospedale il giorno previsto dell’arrivo dei due medici, promettendo foto, selfie, e interviste.
Ebbene, quel lunedì non arrivò nessun anestesista ed oggi, marzo 2021, il ruolo non è ancora stato occupato.
L’Asp e i vari direttori che si sono alternati sulla scottante poltrona di via Alimena, hanno grosse responsabilità. Anche sul fatto che alcuni servizi sono sospesi perché manca il personale.
Bizzarrie; da domani anche la Calabria diventa zona arancione, eppure i dati non sono critici; l’indice è 0,83% mentre i casi positivi sono 66,6 ogni 100mila abitanti.
Perché allora queste decisioni drastiche per un territorio penalizzato, più degli altri, dal Covid19?

PUBBLICATO 14/03/2021  |  © Riproduzione Riservata

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