COMUNICATO STAMPA Letto 3975

Questione di opportunità e di stile


Foto © Acri In Rete



Pur apprezzando lo sforzo fatto dal sindaco e dall’assessore Gabriele per chiarire la vicenda dei familiari sottoposti a vaccinazione, tuttavia riteniamo che questo non abbia sortito gli effetti sperati.
Le incertezze e i dubbi infatti rimangono integri in quanto, non abbiamo colto, sulla base di quali criteri oggettivi i soggetti chiamati in causa siano stati sottoposti a campagna vaccinale.
Non è stato neanche di aiuto il richiamo a fonti normative, non meglio identificate, che hanno alimentato ulteriore confusione rispetto alla vicenda già di per se a tinte fosche.
Le perplessità ed i dubbi aumentano e non sono stati affatto dissipati, per questa ragione come consiglieri comunali abbiamo inoltrato una richiesta ai vertici sanitari calabresi, affinché chiariscano definitivamente la questione che continua a destare indignazione, stupore e disapprovazione soprattutto in quei soggetti fragili (e sono tanti) ai quali si sarebbe dovuta riconoscere una oggettiva preferenza e priorità.
Ci saremmo aspettati la stessa solerzia ed attenzione al fine di accelerare l’iter vaccinale nei confronti delle famiglie e di tutti coloro i quali versano in particolari situazioni (i malati oncologici, i malati di gravi patologie cardiache, le persone allettate, le persone affette da disabilità ecc.) che a tutt’oggi aspettano ancora di essere vaccinati e che invece, a nostro giudizio, avrebbero dovuto avere priorità nell’agenda della campagna vaccinale, a prescindere dai dettami normativi.
"A tutti, chiedo di aspettare il proprio turno per il vaccino, come ha fatto in maniera esemplare il Presidente della Repubblica".
Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, visitando l'hub vaccinale di Fiumicino.
"L'Italia ha scelto di cominciare la sua campagna vaccinale dal personale delle strutture sanitarie, che deve poter operare in sicurezza, nell'interesse di tutti.
Il rispetto del proprio turno è un modo di mostrarci una comunità solidale, proteggendo chi più ha da temere per gli effetti della pandemia
”.
Al di la dell’aspetto normativo è una questione di opportunità e di STILE ISTITUZIONALE.

PUBBLICATO 14/03/2021  |  © Riproduzione Riservata

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