EDITORIALE Letto 2165

I fatti della settimana. Aspiranti sindaci, politici, vaccinati e linguisti


Foto © Acri In Rete



In attesa di scrivere della diminuzione dei tributi, apprendiamo del risanamento delle casse comunali a cui hanno contribuito anche i cittadini oltre che gli amministratori e gli uffici comunali.
Ora, però, giù le tasse di tari, imu, acqua e servizi individuali.
Tra pochi mesi inizierà il conto alla rovescia per le comunali; ad oggi vi è un solo candidato ed è l’attuale sindaco Capalbo, forte di una coalizione che, seppure abbia perso strada facendo alcuni pezzi importanti (in termine di voti e di qualità), è pur sempre coesa ed in grado di giocarsi la partita. All’interno della maggioranza si nota un po' di nervosismo ma ce ne occupiamo in altra sede.
Ci risulta che dall’altra parte si stiano muovendo ad oggi, però, ancora nessun nome, né dal centro destra né dal cosiddetto civismo.
Noi siamo, come sempre, spettatori e cronisti e non tiriamo la volata a nessuno ma, al momento, non ci sembra che all’orizzonte ci siano competitor in grado di mettere in difficoltà Capalbo.
Magari usciranno da qui a qualche mese. Vedremo.
Nel frattempo consigliamo a qualche attuale amministratore di fare meno il pavone ma dimostrare umiltà e modestia ed evitare la sovraesposizione mediatica che, soprattutto quando si scrivono fesserie o ci si autocelebra, può essere molto controproducente.
Non è da aspirante politico. Sui “furbetti del vaccino” acresi c’è un’indagine in corso che coinvolge altri centri della provincia.
Continuano a arrivarci messaggi di indignazione e rabbia per quanto accaduto.
Noi abbiamo raccontato i fatti, agli organi preposti il compito di fare luce sulla incresciosa vicenda sulla quale, escluso il consigliere comunale Feraudo, nessuno (forze politiche, associazioni, movimenti) ha ritenuto opportuno sprecare una parola. Nel frattempo apprendiamo che tanti over 80enni e soggetti fragili o non sono stati ancora chiamati o si vaccineranno nel mese di maggio. Se va bene.
Gli aspiranti vaccinati, senza titoli e requisiti, però, ce l’hanno fatta.
Concludiamo con l’aspirante linguista, quello che, non avendo altro e meglio da fare, non vede l’ora di bacchettarci riguardo la forma e la grammatica dei nostri scritti.
Lo farà anche questa volta. Pare un maestrino elementare di altri tempi, rigido e severo, pronto con bacchetta e matita rossa.
Sembra che l’Accademia della Crusca lo voglia come socio. Del resto, possiede comprovate esperienze nel settore ed un curriculum ricco e qualificato.
Ha alle spalle ore ed ore di insegnamento negli istituti scolastici di ogni ordine e grado, nelle Università ma soprattutto nelle tv, sui social e nelle radio dove, non senza presunzione, dispensa lezioni di italiano.
Ed ancora, master, pubblicazioni, docente Erasmus e corsi di formazione per giovani ed adulti.
Spesso è presente, come relatore o chairman, in conferenze e seminari, nazionali ed internazionali.
Insomma una figura di alto profilo, come pochi, un orgoglio per l’intera città.
Per lui un giusto riconoscimento dopo anni ed anni, ore ed ore di studio e di ricerca, in Italia ed all’estero.
Docenti ed alunni acresi, e calabresi, avranno un valido punto di riferimento a cui rivolgersi in caso di dubbi e perplessità sull’uso della lingua italiana.
La sua specialità? Prevedere il futuro.
Quali saranno i termini che non si utilizzeranno più? E quali saranno quelli nuovi?
A tutti i nostri lettori, ed all’aspirante linguista, auguriamo una serena Pasqua.

PUBBLICATO 03/04/2021  |  © Riproduzione Riservata

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