PERSONAGGI Letto 1856

Evento in ricordo del poeta satirico Salvatore Braile


Foto © Acri In Rete



Mercoledì sera, alle ore 18.30, presso il Chiostro del Collegio di Sant’Adriano di San Demetrio Corone si svolgerà un evento culturale per ricordare il poeta sandemetrese Salvatore Braile, in occasione del 150° anniversario della nascita (1872-2022),, organizzato dalla F.A.A, (Federazione Assocazioni Arbëreshe) con il patrocinio dell’Amministrazione culturale di San Demetrio Corone. Interventi: dott. Ernesto Madeo, sindaco, avv. Emanuele D’Amico, responsabile cultura, prof. Dante Maffia, poeta, dott. Mario Gaudio, critico letterario, prof. Francesco Perri, storico, archivista, Damiano Guagliardi, presidente F.A.A., Coordinatore, Prof. Gennaro De Cicco, giornalista. Salvatore Braile (I Vras) di S. Demetrio C., intellettuale dalla vita inquieta e antagonista, ispirato dai nuovi orientamenti ideali e sociali che attraversavano lo scenario europeo alla fine del XIX sec., visse circa novanta anni (morì il 1960). Pochi hanno scritto delle sue poesie e della sua vita, escluso papàs Giuseppe Faraco che ha prodotto la monografia “Salvatore Braile, Poeta Italo-Albanese (1872-1961)”. La sua poesia non seguì il solco della poesia patriottica e identitaria dei grandi poeti arbëreshë dell’Ottocento. Aperto al nuovo mondo che stava mettendo in cantina la storia millenaria della Vecchia Europa, I Vras (Salvatore Braile) usò i versi come strumento di battaglia politica a favore dei ceti deboli per lottare contro le discriminazioni sociali; scrisse dell’amore tra i generi in forma cruda e realistica, esaltando i sentimenti peccaminosi senza dimenticarsi della intensità e della purezza di una relazione affettiva. La sua creatività poetica non era artefatta ma neanche istintiva, e come poeta rimase sempre ancorato all’esistente, al territorio che lo circondava. Sono le sue poesie, alcuni versi particolari, che dimostrano la profondità dei suoi studi e delle sue conoscenze letterarie che risalgono al classicismo greco e latino. La F.A.A. (Federezione Associazioni Arbëreshe) ritiene importante non dimenticarsi di questo intellettuale sandemetrese “scomodo”, che ha picchiato duro contro i poteri della storia passata (Re, Ricchi e Reverendi a suo dire i nemici del popolino), facendo un particolare lavoro di raccolta di materiali ritenuti perduti, di poesie inedite e ancora recitate tra le persone che hanno avuto la fortuna di conoscerlo, di aneddoti e racconti della sua vita.

PUBBLICATO 31/07/2022  |  © Riproduzione Riservata

ADV




Ultime Notizie

NEWS  |  LETTO 464  
Premiata la Società Eredi Zanfini Salvatore
Nel cuore di Roma, a pochi passi da Piazza del Popolo, mercoledi 25 giugno l’Associazione Nazionale Autotrasporto Viaggiatori (ANAV) e PROMOBUS h ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 426  
Amministrazione pubblica e politica: tra distanza e disincanto
In uno scenario urbano in cui le contraddizioni si fanno sempre più evidenti, Acri si trova a fare  i conti con un paradosso che coinvolge proget ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 425  
Privilegi che incidono: l'ombra degli interessi particolari
Come anticipato nel nostro articolo precedente,  approfondiremo il tema degli inquilini del privilegio; figure spesso invisibili, eppure centrali ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 368  
Progetti straordinari, degrado ordinario
Come Comitato dei Beni Comuni di Acri, sentiamo la responsabilità di avviare un confronto pubblico sulle dinamiche che stanno trasformando profon ...
Leggi tutto

I RACCONTI DI MANUEL  |  LETTO 588  
Viva l’Italia interna
Fa un caldo atroce anche sulla Sila questo venerdì. Addirittura le previsioni.... ...
Leggi tutto

ADV