SPORT Letto 4384

Calcio nel caos. Il comune chiude lo stadio, la società non paga le utenze, la squadra sta retrocedendo


Foto © Acri In Rete



Sembra essere una stagione tutta da dimenticare per l’Asd Città di Acri, al suo secondo anno in Eccellenza.
I rossoneri sono ultimi in classifica e pare destinati alla retrocessione dopo lo smantellamento della rosa e le dimissioni del tecnico Perri, entrambe le cose avvenute prima di Natale.
Per evitare la radiazione dal torneo e la ripartenza dalla terza categoria, il presidente Stumpo sta facendo scendere in campo la Juniores che bene si sta comportando nel rispettivo campionato. Ovviamente troppo netto il divario tecnico sicchè i ragazzini rossoneri stanno prendendo gol e subendo sconfitte.
La situazione è, oramai, implosa. A nulla sono serviti gli incontri con tifosi e imprenditori (?) a cui hanno partecipato in pochissimi. Nessuno, però, ha manifestato la volontà di affiancare Stumpo. Perché?
E’ antipatico, nessuno è disposto a investire in un progetto poco credibile e fallimentare o nessuno è in grado di sostituire l'attuale presendente?
Stumpo stesso non vuole mollare, si è impegnato in prima persona ad acquistare il titolo di Eccellenza, se lo tiene stretto e non lo svende.
Ci sembra un atteggiamento corretto.
Poi c’è il comune, gli assessorati allo sport ed ai lavori pubblici, non esenti da colpe.
Nel mese di giugno, quando si è insediata la nuova giunta comunale, l’amministrazione avrebbe dovuto verificare se la struttura fosse o meno a norma ed, invece, solo a fine agosto, grazie alla Lega, si è saputo che lo stadio presentava criticità. Negligenza e incapacità.
Ad oggi lo stadio, sebbene gli interventi effettuati, è interdetto al pubblico.
Un danno per l’Asd Città di Acri le cui casse sono completamente vuote ma nessuna rimostranza nei confronti del comune da parte della dirigenza. Perché?
Infine le utenze della struttura: nonostante la convenzione parli chiaro ad oggi le utenze sono a carico del Comune. Più volte sollecitato, con telefonate e lettere, il presidente Stumpo non ne vuole sapere di intestarsi l’energia elettrica.
Dall’ultimo incontro che si è tenuto al comune, non sono emerse notizie importanti, solo impegni, promesse, ipotesi.
Ed anche inviti (assurdi) a Stumpo perché si dimetta. Ci sono alternative pronte?
A noi non risultano ed allora meglio retrocedere e salvare il titolo che perderlo.
Insomma, Acri calcistica sta vivendo un altro periodo nero.

PUBBLICATO 26/01/2023  |  © Riproduzione Riservata

ADV




Ultime Notizie

NOTA STAMPA  |  LETTO 1515  
A proposito di coerenza. Habemus vice sindaco
Nella seduta del consiglio comunale tenutosi nella giornata di ieri, dopo ampia discussione politica, a tratti nervosa, sul rimpasto di giunta e ...
Leggi tutto

NEWS  |  LETTO 2059  
Consiglio comunale. Maiorano vice sindaco?
Tra i due litiganti ( Bruno e Bonacci ), vice il terzo ( Maiorano ). Nella seduta di oggi, purtroppo non.... ...
Leggi tutto

RICORDO  |  LETTO 1076  
In memoria del dottor Gennaro Scura
Con profondo dolore e immensa commozione, tutti noi dipendenti dell’Impresa Autolinee Scura ci uniamo per ricordare e rendere omaggio al nostro A ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 1679  
Tenacia e passione
Un anno fa il 12 luglio 2024 un incendio tanto improvviso quanto devastante è divampato nella zona dove ha sede la concessionaria AutoGraDem con ...
Leggi tutto

NEWS  |  LETTO 1957  
Verso il ( nuovo ) consiglio comunale
E’ prevista per domani, alle 16, la seduta del consiglio comunale. Vi sono importanti atti politici da approvare. In primis l’elezione del presid ...
Leggi tutto

ADV