OPINIONE Letto 1696

Italiani, un popolo di irriducibili perbenisti


Foto © Acri In Rete



Ci dobbiamo convincere, purtroppo: un popolo che, dopo avere fatto la terribile esperienza del nazifascismo, a di-stanza di settant’anni, si invaghisce di nuovo della Destra più becera e la porta ai fasti della vittoria, deve avere qual-cosa di profondamente radicato nel suo animo.
Questo qualcosa sicuramente è anche costituito dalla mancanza di un’adeguata alfabetizzazione dei larghi strati meno abbienti della società.
Non a caso la scuola in Italia è da sempre lasciata in un abbandono totale da tutte le ideologie, che di volta in volta si alternano sugli scranni del potere; lo ha fatto la cosiddetta Sinistra e lo continua a fare la Destra con i suoi ministri, che hanno operato addirittura altri tagli all’istruzione.
Si lasciano così scuole che crollano addosso alle scolaresche; si nega il tempo prolungato e la mensa a tutti; si affama il personale con stipendi da fame, e non si costruisce un solo asilo nido o scuola materna, che si la-sciano in mano ai privati e a cui possono accedere solo i ceti più abbienti con rette di centinaia di euro al mese.
La gran parte del mondo dell’infanzia povera è condannata così a crescere nell’abbandono scolastico, che è la vera culla del precariato a vita, dalle cui fila la delinquenza organizzata trae la manovalanza. Questo meccanismo lo aveva capito bene Don Milani, e vi si era opposto generosamente con tutte le sue forze nell’esilio di Barbiana, dove raccolse ragazzi emarginati, che la scuola ufficiale aveva rifiutato come scarto della società. Per questa sua apertura verso gli emarginati, Don Milani fu condannato e vilipeso non solo dai tribunali dello Stato, ma anche dagli intellettuali e dalla Chiesa togata, salvo poi a farne un ‘santo’ e un martire!
Per tutto questo non facciamo appello certamente al perbenismo della Destra, che per sua natura è vocata a vedere la Scuola pubblica come fumo negli occhi, ma a quanti hanno a cuore, in nome della democrazia e dell’uguaglianza, l’istruzione dei ceti meno abbienti affinché vengano promosse iniziative serie di rilancio e di difesa della politica scolastica pubblica; non lasciamo, cara Sinistra evanescente, che l’atto educativo, diritto inalienabile della persona, sia solo appannaggio dei ‘figli di papà’, perché se questo dovesse accadere si condannerebbe per sempre la società al sopruso e alla schiavitù del più forte!

PUBBLICATO 28/05/2023  |  © Riproduzione Riservata

ADV




Ultime Notizie

I RACCONTI DI MANUEL  |  LETTO 1035  
Pensieri leggiadri
Era un tardo pomeriggio domenicale di fine giugno. Il sole incendiava con i suoi raggi di un intenso rosso tutto il bucolico paesaggio. Accese di ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 1687  
Un triste vestito nel teatro dell'assurdo
Ci sono storie vere che fanno rabbrividire. Una di queste la sta vivendo Castrovillari, ridente cittadina del Pollino. Una storia così terribile ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 516  
I Concerti di Hello Music a Palazzo 2025: Gabriele D'Annunzio e la musica
Prosegue la nuova stagione concertistica 2025 de “I Concerti di Hello Music a Palazzo”, con il duo Giulia Pollice e Antonio Matarazzo, soprano e ...
Leggi tutto

EVENTI  |  LETTO 627  
Banda musicale dell'aeronautica militare ad Acri: quintetto di ottoni e percussioni in concerto
La Hello Music Academy Aps e l’amministrazione comunale di Acri il 22 e 23 marzo ospiteranno una componente della Banda Musicale dell’Aeronautica ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 861  
Pensieri di città. Luoghi e simboli
Finché gli uomini hanno abitato in spazi limitati e il loro numero era altrettanto contenuto, non hanno avuto bisogno di contrassegnare e d ...
Leggi tutto

ADV