OPINIONE Letto 1147

Pensieri di città. Luoghi e simboli


Foto © Acri In Rete



Finché gli uomini hanno abitato in spazi limitati e il loro numero era altrettanto contenuto, non hanno avuto bisogno di contrassegnare e denominare vie e vicoli.
Al tempo dei castelli medievali ciò che stava al di fuori aveva come punto di riferimento il castello, e quando l’urbanizzazione diventerà più consistente oltre al castello o alla magione del signore, punto di riferimento diventerà l’abitazione dell’autorità ecclesiastica.
Le prime botteghe artigiane si disporranno nei pressi o attorno a questi due centri del potere: il civile e il religioso.
L’esigenza di conferire il nome alle vie si farà più forte con le città mercantili.
Nei paesi ci sono tuttora nomi che ce lo ricordano: via del Castello, salita del Convento, largo della Chiesa, vicolo del Fornaio, così come nelle città più grandi si trovano via Spadari, via Orefici, via de’ Calzaioli, via dei Giubbonari, dei Baullari, dei Funari e così via.
Quand’eravamo ragazzi nessuno indicava con il nome della toponomastica comunale la via di una strada o di una piazza, questo valeva solo per la corrispondenza, si diceva semplice- mente: al monumento, in piazza dei frutti, al ponte di san Domenico.
E così si continua a dire oggi: all’Annunziata, ai Cappuccini, sopra l’Orto, se ci si dà un appuntamento.
Tutti indicavamo il rione o un preciso elemento simbolico di esso.
Al Fosso, a Padìa, al Casalicchio, a Jungi, e se si voleva essere precisi si diceva semplicemente: davanti al carcere, alla pigna, all’abbeveratoio.
I ritrovi pubblici e le botteghe fungevano altresì da mappa, una mappa mentale conosciuta da tutti: il bar, il calzolaio, il salone di barbiere, luoghi no- toriamente di ritrovo e di conversazione.
Per non parlare delle cantine e delle bettole. A Milano io do spesso appuntamento in Galleria, davanti all’Università Statale o all’Accademia, e non devo specificare nient’altro, tanto sono diventati simbolici questi luoghi.
Pur non conoscendo con precisione quando si è attribuito il nome alle vie, non c’è dubbio che molti toponimi hanno resistito al tempo e alla storia, mantenendo integro il loro fascino.

PUBBLICATO 20/03/2025  |  © Riproduzione Riservata

ADV




Ultime Notizie

AVVISO  |  LETTO 180  
Elezioni Regionali Calabria 5-6 ottobre: messaggi elettorali a pagamento
Acri In Rete, Testata Giornalistica con Autorizzazione n. 01/17 del 28/01/2017 presso il Tribunale di Cosenza iscritta al registro ROC n. 33983 d ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 402  
Povera la mia Calabria
Povera la mia terra adulata, prima, usurpata, poi, violentata, da sempre, dalla magia delle parole utili alla conquista arrogante del potere, inu ...
Leggi tutto

NEWS  |  LETTO 3025  
Nominati e sorteggiati gli scrutatori per la tornata elettorale del 5 e 6 Ottobre 2025
Di seguito pubblichiamo i 140 scrutatori resi noti dall'ufficio elettorale per l'elezioni del Presidente della Giunta Regionale e del Consiglio R ...
Leggi tutto

LETTERA ALLA REDAZIONE  |  LETTO 996  
Segnalazione sulla qualità dell'acqua ad Acri
Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata al Prefetto di Cosenza da Nicola Cirlini riguardo la questione idrica. Egregia Dottoressa Padovano, p ...
Leggi tutto

POLITICA  |  LETTO 1259  
Regionali. Ecco i candidati estranei al territorio che intercetteranno consensi
Oltre a Capalbo Pd ), Vigliaturo ( Udc ), Turano ( Sinistra Italiana ) e Morrone ( Fi ), a cui rivolgiamo un in bocca al lupo ed a cui auguriamo ...
Leggi tutto

ADV