COMUNICATO STAMPA Letto 994

Una minoranza alla deriva


Foto © Acri In Rete



Le regole della democrazia sono chiare: una maggioranza governa, una minoranza vigila e controlla. Nelle consultazioni elettorali del giugno 2022 si sono contrapposte due visioni alternative della città, ha prevalso quella a sostegno del sindaco Pino Capalbo, forte dei risultati ottenuti nei primi cinque anni,non a caso il 50% dei consiglieri che si sono ricandidati sono stati rieletti. Abbiamo risanato un comune in dissesto, in sette anni inaugurato opere ferme da oltre un ventennio, stabilizzato i lavoratori precari dopo 20 anni, pensato al futuro dei nostri figli costruendo 6 scuole, intercettato finanziamenti per oltre 30 milioni di euro e tant’altro ancora si dovrà realizzare, avendo ben chiara la visone di città che vogliamo costruire per i nostri figli.
La mozione di sfiducia presentata dai sei consiglieri di minoranza rappresenta una bolla di sapone di una minoranza alla frutta.
La loro pochezza politica emerge, ancora di più, leggendo la relazione che accompagna la mozione di sfiducia al sindaco.
Poiché le minoranze non sono in grado di seguire nessun procedimento amministrativo, basta ascoltare i loro interventi in consiglio comunale per rendersi conto del loro essere lontani dall’attività amministrativa e dalla concezione del bene comune. La loro funzione si caratterizza per le continue richieste di accesso ad atti, che nemmeno conoscono, nonostante vengano discussi nelle apposite commissioni consiliari, e nell’incapacità di fare interventi nel merito dei provvedimenti iscritti ai punti dell’ordine del giorno del consiglio. Hanno solo la lucidità di piegarsi di fronte al capo di turno, non certamente per difendere la comunità.
Lasciamo ai lettori ogni libera interpretazione. Dimostreremo in consiglio comunale la coesione , l’unità di intenti al fine di portare a termine il programma elettorale sul quale abbiamo chiesto e ottenuto il consenso popolare, respingendo la mozione di sfiducia.
Tranquillizziamo la minoranza , dovranno aspettare giugno 2027 per provare a proporsi classe dirigente dopo aver seguito, magari, consigliamo loro appositi corsi presso qualche scuola di formazione politica.

PUBBLICATO 29/01/2025  |  © Riproduzione Riservata

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