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Morte Fusaro. Registro operatorio compilato il giorno dopo la morte


Foto © Acri In Rete



Spuntano nuovi ed inquietanti elementi nel caso di Antonio Fusaro, morto due anni fa, poco più che 40enne, dopo un intervento nel reparto di cardiochirurgia dell’ospedale Maggiore di Novara durato circa nove ore.
Lo rivela il quotidiano Novara Today che ha pubblicato una dichiarazione del legale della famiglia, Mario Murano; “il Registro Operatorio, afferma Murano, è stato compilato il giorno dopo la morte e ben venti giorni dopo l'intervento cardiochirurgico e ciò risulta molto grave.”
Nel febbraio 2014, Fusaro era stato operato all'ospedale di Novara per un problema ad una valvola cardiaca. Dopo l'intervento le condizioni di salute sono diventate preoccupanti, fino a che non è stato trasportato alle Molinette di Torino dove gli è stato trapiantato un cuore nuovo.
Nonostante questo, però, Fusaro è deceduto. “Ci sono troppe incongruenze nelle carte che dovrebbero riportare le procedure utilizzate durante l'intervento”, dice Murano, “la redazione e la tenuta del Registro Operatorio, è stato introdotto nelle Aziende Ospedaliere, oltre che allo scopo di garantire una più efficiente gestione delle sale operatorie, soprattutto al fine di dare certezza al documento medesimo. Risulta, però, dagli atti che il suddetto Registro è stato compilato in data 25 febbraio, ovvero il giorno dopo la morte del paziente e a distanza di venti giorni dall’intervento cardiochirurgico del 5 febbraio. Il Registro, inoltre, appare essere piuttosto un tema astratto anziché la fedele descrizione degli eventi rilevanti occorsi nella sala operatoria di cardiochirurgia, a leggerlo sembra che trattasi di un normalissimo intervento  mentre in realtà il paziente è uscito da quella sala senza più il cuore.”
Nel frattempo proseguono le due inchieste: la prima della Procura della Repubblica di Novara per omicidio colposo, la seconda dei Nas di Torino che indagano sulla eventuale falsità della cartella clinica.
Per la morte di Antonio Fusaro è indagata l’intera equipe della cardiochirurgia di Novara.
Anche il Ministero della Salute  ha chiesto alla Regione Piemonte una relazione dettagliata sulla vicenda.

PUBBLICATO 25/05/2016  |  © Riproduzione Riservata




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