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Comune. La maggioranza approva il bilancio riequilibrato. Feraudo abbandona tra le polemiche

Foto © Acri In Rete
Redazione
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Nella seduta di giovedì scorso, il consiglio comunale doveva approvare o meno il bilancio stabilmente riequilibrato.
Alla fine l’ importante documento contabile è passato grazie ad undici voti, quelli della sola maggioranza.
Si è trattata, in realtà, della seconda “ipotesi” dopo quella approvata nello scorso mese di settembre ma respinta dal Ministero dell’interno ad ottobre scorso.
Rispetto al primo atto cambia qualcosa; il risanamento potrà avvenire in cinque anni invece di tre e quanto previsto nel 2017, tributi, patrimonio, imu e tasi, è stato realmente incassato al 31 dicembre 2017.
Critiche e voto contrario da parte delle forze di opposizione, secondo cui le misure adottate dall’amministrazione non sono sufficienti a fare uscire il Comune dall’attuale situazione di criticità economica.
L’aspetto che, però, pare di difficile soluzione è quello dell’evasione dei vari tributi.
Il documento sarà ora inviato al Ministero che dovrà dare o meno l’ok ma l’amministrazione comunale è molto fiduciosa.
L’argomento, naturalmente, ha dato adito a maggioranza ed opposizione di scontrasi su molti temi.
Da una parte gli undici consiglieri che sostengono Capalbo ad elencare, per l’ennesima volta, le cose fatte in sette mesi, e per ribadire che il dissesto finanziario risale al bilancio 2012, giunta Trematerra, di cui faceva parte, con il ruolo di assessore al bilancio, Anna Vigliaturo, attuale consigliere di minoranza, dall’altra l’opposizione a sollevare dubbi e perplessità, in mezzo un presidente del consiglio che a fatica (tra l’altro rivolgendo ad alcuni il lei ad altri il tu) è riuscito a coordinare i lavori e gli interventi tra nervosismo e insulti.
Sono intervenuti anche il sindaco Capalbo e tutti e cinque gli assessori per sottolineare quanto realizzato e le cose in progetto.
Quindi una serie di battibecchi che alla comunità interessano poco.
Duro scontro tra il presidente del consiglio Fusaro e Feraudo che sulla sua pagina facebook scrive; “quanto accaduto in consiglio comunale è di una gravità inaudita, il presidente del’assise, che mi ha finanche cacciato dall'aula solo perché avevo rivendicato il rispetto del regolamento, ha messo a repentaglio la democrazia impedendomi di parlare dopo essere stato accusato dal capogruppo del Pd, Franca Sposato, di parcheggiare la macchina sulla sede stradale.
Avevo il diritto, attribuitomi dal regolamento, di dire ai cittadini che la mia auto non intralcia il traffico e che quella affermazione è stata fatta per giustificare coloro che parcheggiano decine di auto sulla sede stradale, esponendole anche alla vendita.
Questo presidente si sta rivelando inadeguato al ruolo che ricopre
.”


PUBBLICATO 02/02/2018 | © Riproduzione Riservata





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