La vedova Roselli si rivolge al ministro della giustizia


Rosanna Caravetta

Si è celebrata nei giorni scorsi presso il Palazzo di giustizia di Cosenza, l’ennesima udienza del processo Roselli, il 64 enne di Acri deceduto nel giugno del 2014 presso l’ospedale Annunziata di Cosenza per cause ancora tutte da accertare. Un’ udienza che ha visto esplodere la rabbia dei familiari ed in particolare della vedova, la signora Santina che ha rotto il silenzio dopo 4 anni.
“Ci tengo preliminarmente a precisare – ha infatti dichiarato- che è la prima volta che intervengo pubblicamente sulla tragedia che ha coinvolto mio marito. Tuttavia dopo l’ udienza dei giorni scorsi, ascoltando quanto è stato dichiarato in aula , ad un certo punto mi sono chiesta se si stesse parlando del calvario che ha riguardato mio marito oppure di un’altra persona e di un’altra storia. Mio marito - ha ribadito con fermezza Santina - è entrato indiscutibilmente in ospedale con una diagnosi di una banale ulcera perforata e non aveva alcuna sepsi iniziale o patologia tumorale. Francesco è stato già martoriato ed abbandonato da vivo e non consentirò a nessuno di cercare di farlo anche da morto’’. Quindi ha annunciato: ‘’Non mi fermerò in questa battaglia sino a quando non avrò risposte e giustizia proprio come Ilaria Cucchi, sorella di Stefano rispetto alla quale mio marito esprimeva sempre tanta ammirazione per la battaglia portata avanti’’. Un ringraziamento la vedova Roselli lo ha rivolto infine alla Procura di Cosenza nella persona del Procuratore aggiunto Manzini e del Pm Saccà, per lo straordinario lavoro svolto. ‘’In ogni caso – ha concluso Santina - ho chiesto al mio legale di fiducia, Vincenzo Conforti, di richiedere un incontro al Ministro della giustizia Bonafede al quale vorrei poter rappresentare la vicenda tragica che ha riguardato il mio compianto marito, fermo restando che continuerò la mia battaglia nelle aule di giustizia”. Sulla vicenda al momento ha preferito non rilasciare dichiarazioni il legale della famiglia, l’avvocato Vincenzo Conforti del foro di Bari attesa la delicatezza processuale e probabilmente concentrato sulle prossime strategie da porre in essere. |
PUBBLICATO 19/07/2018 | © Riproduzione Riservata

Commenta la news
Ultime Notizie
OPINIONE | LETTO 1469
Cooperativa sociale Don Milani: modello esemplare per una possibile rinascita di un luogo che visibilmente sta sparendo
Molti anni fa il mio simpaticissimo professore di scienze mi fece una profezia: Acri e altri centri interni ( di area montana) spariranno. Gli chiesi la causa e lui mi fece una delle sue indimentica ... → Leggi tutto
Molti anni fa il mio simpaticissimo professore di scienze mi fece una profezia: Acri e altri centri interni ( di area montana) spariranno. Gli chiesi la causa e lui mi fece una delle sue indimentica ... → Leggi tutto
OPINIONE | LETTO 2280
Da cittadino a cittadino
Ho letto quanto ha scritto il professor Bonacci, è un uomo di cultura ed esponente di punta della giunta comunale, è mio piacere e mio dovere conoscerne il pensiero. C’è un passaggio in cui fa critica ... → Leggi tutto
Ho letto quanto ha scritto il professor Bonacci, è un uomo di cultura ed esponente di punta della giunta comunale, è mio piacere e mio dovere conoscerne il pensiero. C’è un passaggio in cui fa critica ... → Leggi tutto
IL FATTO DEL GIORNO | LETTO 1637
Debito fuori bilancio. Sposato, Intrieri e Viteritti; “una scure sui cittadini”
Ieri, lunedì, il consiglio comunale, con i soli voti della maggioranza, ha approvato la delibera riguardante il debito fuori bilancio di circa 1 milione e 400mila dovuto ad un contenzioso, ... → Leggi tutto
Ieri, lunedì, il consiglio comunale, con i soli voti della maggioranza, ha approvato la delibera riguardante il debito fuori bilancio di circa 1 milione e 400mila dovuto ad un contenzioso, ... → Leggi tutto
OPINIONE | LETTO 1200
Trecento lire di Carità
Da piccolo ho fatto il chierichetto, la mia era una famiglia credente, il prete era un modello di carità a cui tendere, si, io ci credevo tanto. Un giorno, a Pasqua, ero ad accompagnare il don a bened ... → Leggi tutto
Da piccolo ho fatto il chierichetto, la mia era una famiglia credente, il prete era un modello di carità a cui tendere, si, io ci credevo tanto. Un giorno, a Pasqua, ero ad accompagnare il don a bened ... → Leggi tutto
OPINIONE | LETTO 986
Non ci resta che sorridere
Il caldo che in questa tragica estate di morti e di guerre attanaglia il borgo fra le montagne forse offusca ciò che il borgo manifesta con palese evidenza: la sua fine. Questa luce violenta ch ... → Leggi tutto
Il caldo che in questa tragica estate di morti e di guerre attanaglia il borgo fra le montagne forse offusca ciò che il borgo manifesta con palese evidenza: la sua fine. Questa luce violenta ch ... → Leggi tutto