I fatti della settimana. La mancata elezione di Sposato, l’emergenza neve, la possibile retrocessione dell’Acri
Roberto Saporito
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Tre le notizie scelte per la settimana appena trascorsa.
Politica. Domenica scorsa si è votato per il rinnovo del consiglio provinciale. Potevano votare solo gli amministratori. L’unico candidato acrese, Fausto Sposato, non ce l’ha fatta ma la sua perfomance non è da buttare. Quasi duemila voti. Sposato è stato votato da quasi tutta la maggioranza. Il voto, come risaputo, è segreto, ma è altrettanto risaputo che qualche consigliere di maggioranza non ha ritenuto votare Sposato. Ma fughiamo i dubbi. Sposato, settimo, secondo dei non eletti, non ce l’avrebbe fatta ugualmente, seppure di poco. Nessuna elezione, quindi, ma nessun dramma anche perché chi aveva promesso di sostenerlo lo ha fatto. Nessun traditore né doppi giochi. Sposato può ritenersi più che soddisfatto. Era candidato in una lista forte e competitiva e dove il primo eletto ha raccolto circa cinquemila consensi. Tuttavia, a breve, l’amministrazione Capalbo dovrà fare chiarezza; i due dissidenti, Caiaro e Intrieri fanno parte o meno della maggioranza? Sono invitati alle riunioni? Fanno parte ancora delle commissioni? Ad oggi, ufficialmente, né il resto della maggioranza li ha cacciati né loro hanno espresso la volontà di collocarsi diversamente ma le due parti, oramai, non dialogano più. Emergenza neve. Nella giornata di sabato scorso, il territorio comunale è stato interessato da una fitta nevicata, fenomeno reso ancora più incisivo a causa del vento di Grecale. Sono seguite critiche, polemiche, accuse. Su questa testata giornalistica, il Comune, assessorato alla Prociv, ha spiegato come sono andate le cose. Noi ci limitiamo solo a qualche breve riflessione;di certo qualche falla nella macchina comunale, c’è stata ma non crediamo sia stata provocata da malafede o incapacità. Il territorio è vasto e morfologicamente difficile, i mezzi, le risorse umane e finanziarie sono esigue, il fenomeno è stato più grave del previsto. Ciò non toglie che la macchina organizzativa va rivista ma con i tanti pensionamenti in arrivo e con pochi soldi la vediamo difficile. Da parte di alcune forze politiche e dei cittadini non c’è stata comprensione, anzi le critiche sono iniziate già quando il fenomeno era in corso. Tra tutti gli aspetti ci piace rilevare quello relativo alle polemiche di alcuni cittadini che pretendono la pulizia di arterie e spazi privati. Ci sembra una pretesa strana. Nel caso di emergenze, lavori, interventi (punti luce, reti idriche e fognarie) e aiuti, questi spazi sono pubblici, poi diventano privati con tanto di segnaletica “proprietà privata, vietato l’accesso.” Calcio. Domenica, ad Isola Capo Rizzuto, l’Acri si gioca una buona fetta della permanenza in Eccellenza. I rossoneri non possono più sbagliare, il calendario propone importanti partite in casa (Siderno, Bovalinese, Bocale) per puntare ai play out visto che la salvezza diretta sembra oramai un obiettivo sfumato. Poi si penserà al futuro, ovvero alla prossima stagione, che appare tutt’ altro che roseo ma ora occorre difendere l’Eccellenza perché la Promozione sarebbe una iattura per tutta la città. |
PUBBLICATO 02/03/2019 | © Riproduzione Riservata

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