Ambiente. E’ ritornata. Purtroppo


Roberto Saporito

Chi si è recato in questi giorni scorsi di festa in Sila, ha potuto verificare, soprattutto alzando lo sguardo verso la sommità degli alberi, un'altra criticità di cui soffre la Calabria e questa zona in particolare: la Processionaria.
Il fenomeno, sottovalutato negli anni, ha assunto proporzioni allarmanti e pericolosi per piante ed essere umani. La lotta a questo parassita, che sembra un batuffolo di cotone sembra non trovare metodi efficaci ma si dovrebbe attuare a fine estate, visto che in questo periodo si possono effettuare uno o due trattamenti alla chioma con preparati microbiologici a base di Bacillus thringiensis var kurstaki. Gli interventi vanno eseguiti nelle ore serali e in assenza di vento, avendo cura di bagnare la chioma in maniera uniforme. Trattandosi di un prodotto biologico ha una limitata azione nel tempo ed è facilmente dilavabile pertanto, in caso di forti infestazioni o di piogge successive al trattamento, è bene eseguirlo nuovamente dopo quattro o cinque giorni. Gli interventi messi in atto contro la processionaria non possono, però, evitare il ripresentarsi in futuro di nuove infestazioni. Insomma prima si interviene meglio è, ma oggi la Calabria, e la Sila in particolare, deve combattere un nuovo e brutto nemico. Anche il Comune, lo scorso anno, aveva diramato un avviso riservato ai privati: “vista la relazione del Responsabile con la quale si evidenzia la necessità e l’urgenza di emanare un’ordinanza concernente la lotta obbligatoria contro la Processionaria del pino, considerato che la predetta ordinanza ha lo scopo di effettuare la distruzione dei nidi ai fini della tutela della salute pubblica e di alcune specie arboree, preso atto che nel territorio comunale è stata rilevata la presenza della Processionaria del pino e che il Comune ha provveduto all'esecuzione di interventi nelle aree pubbliche, ordina a tutti i proprietari di aree verdi di effettuare tutte le opportune verifiche ed ispezioni sugli alberi a dimora nelle loro proprietà al fine di accertare la presenza di nidi. Dette verifiche dovranno essere effettuate con maggiore attenzione sulle specie di alberi soggette all’attacco come pino silvestre, pino nero, pino strombo senza trascurare altri aghifoglie. È fatto assoluto divieto depositare rami con nidi di processionaria sulla pubblica via, depositare rami con nidi di processionaria nelle varie frazioni di rifiuti della raccolta differenziata. La violazione della presente ordinanza, comporterà l’applicazione di sanzioni amministrative." |
PUBBLICATO 22/04/2019 | © Riproduzione Riservata

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