Mare inquinato? No, polline di Pino
Redazione
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Domenica scorsa molti calabresi, approfittando della bella e calda giornata, hanno preso il primo sole e fatto il primo bagno.
Anche molti acresi si sono riversati sulle spiagge, soprattutto sullo Ionio, meta preferita dai nostri concittadini. Più di uno ci ha raccontato che molti lidi sono ancora un cantiere aperto che le spiagge sono sporche e che in alcuni tratti l’acqua non era limpida. Su questo ultimo aspetto ci viene in soccorso l’Arpacal che con una nota fuga dubbi su possibili inquinamenti. “Le lunghe strisce gialle nastriformi sono state causate da polline di pinacee. Per quanto spiacevole alla vista e al tatto – spiega il dott. Cellini - il fenomeno non è collegabile a inquinamento, ma alla struttura microscopica del polline di pino che, essendo idrofobo, galleggia sulla superficie del mare. Il gioco dei venti e l’azione delle correnti – precisa ancora Cellini - contribuisce all’aggregazione dei granelli in grosse chiazze, segnalate sotto costa in tutto il mar Ionio e Tirreno, che possono essere scambiate per sversamenti di altra natura o incorporare al loro interno altri oggetti galleggianti.” C’è da dire che in questi giorni l’Arpacal sta eseguendo una serie di controlli sulle acque marine calabresi e molti tratti risultano essere balneabili. |
PUBBLICATO 10/06/2019 | © Riproduzione Riservata
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