OPINIONE Letto 3384  |    Stampa articolo

Il paradosso. L'azienda ospedaliera ha i soldi ma non li spende

Foto © Acri In Rete
Maurizio Feraudo
condividi su Facebook


La gara di solidarietà scatenata da questa maledetta pandemia, che vede associazioni, privati cittadini, organizzazioni di vario tipo, ecc. in prima linea nelle azioni di sensibilizzazione per il reperimento di fondi da destinare alle strutture ospedaliere, ormai al collasso, mi induce a questa pubblica denuncia, consapevole che i mali della sanità calabrese si annidino innanzitutto nella sua sciagurata e superficiale gestione, oggi come ieri.
Lo faccio perché voglio che si sappia che in questo particolare momento storico, dove anche un piccolo contributo economico può rappresentare un gesto di speranza e di sollievo per i tanti operatori sanitari e per chi è ricoverato in ospedale, l'Azienda Ospedaliera di Cosenza ha disponibilità di somme, di cui ne è perfettamente a conoscenza, che non si è mai preoccupata, da oltre 5 anni, ad incamerare. Si tratta di una vicenda professionale che ho seguito in prima persona come legale di un cittadino che, nel 2014, andava debitore nei confronti dell'Azienda Ospedaliera di poco più di 23mila euro, 23.327,94 euro con esattezza, a titolo di canoni di affitto che venivano rifiutati dall'Ente, tanto da rendersi necessaria una procedura giudiziaria per affermare, con sentenza, che quella somma doveva essere incassata dalla creditrice.
Ebbene, come risulta dal documento che allego, dal 3 dicembre 2014 questa importante somma è depositata presso l'Ag. 1 di Banca Carime di Cosenza - Via 24 Maggio, oggi peraltro chiusa, e mai, fino ad oggi, l'Azienda Ospedaliera si è preoccupata di chiedere il titolo di pagamento che custodisco nel mio studio.
La vicenda rasenta il paradosso ed il grottesco se si aggiunge che, nel contesto di altra vicenda giudiziaria, il 19 novembre scorso ho rappresentato verbalmente tale circostanza al Commissario straordinario dell'ente ospedaliero il quale, al pari dei suoi predecessori, non risulta essersi attivato per portare la somma nel patrimonio dell'Azienda che, così, rimane inutilmente depositata presso la banca.
Non so quanti ventilatori o quante mascherine possano comparsi con 23.300 euro circa, ma so di certo che oggi questa somma potrebbe essere utilizzata per salvare qualche vita. Invece rimane ferma nelle casse di una banca.



PUBBLICATO 26/03/2020 | © Riproduzione Riservata





Ultime Notizie

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 493  
Domenica in Accademia: Concerto-omaggio a Alessandro Longo con il pianista Giovanni Battista Romano
Gli Amici della Musica di Acri sono lieti di annunciare un nuovo appuntamento della rassegna di concerti “Domenica in Accademia”: un evento speciale dedicato alla figura di Alessandro Longo nell’80° a ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 1770  
Costituzione nuovo gruppo consiliare, gruppo misto denominato "Noi democratici e progressisti per Acri"
I perché di una scelta. Prima che qualcuno possa dilettarsi nell'inventare chissà quale motivazione, è bene chiarire perché nasce, all'interno della maggioranza, il gruppo misto NOI DEMOCRATICI E PROG ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 2021  
Il Dott. Angelo Bianco ospite di Massimo Gramellini su La7, tra professione e passione
Domani, sabato 15 Marzo, il Dottor Angelo Bianco sarà ospite della trasmissione "In altre parole", condotta da Massimo Gramellini in onda su La7. Un riconoscimento significativo per il medico “scritto ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 716  
Situazione cimiteri ad Acri: loculi terminati o quasi
La carenza di loculi e tombe è un fatto grave, che purtroppo interessa tutti i cimiteri del territorio Acrese. Colpa di una errata programmazione da parte dell'amministrazione comunale precedente e at ...
Leggi tutto

SPORT  |  LETTO 839  
Conquistiamolo
Sabato 15 marzo, il Città di Acri C5 scenderà in campo per la sua penultima gara casalinga della stagione, un match di fondamentale importanza contro i siciliani del Mazara. La sfida si preannuncia in ...
Leggi tutto