Là Mucone. Ad Agosto arriva l’asfalto… e chi vuol esser lieto sia
Luigi Chimento
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Un incontro molto partecipato quello che si è tenuto ieri sera ai piedi del casino Giannone, in c/da San Martino.
Ed è proprio quella che fu la residenza estiva del conte Giannone, oramai quasi un rudere, che possiamo assurgere a simbolo della decadenza di Là Mucone. Il confronto, fortemente voluto dal comitato civico “Là Mucone Rinasce”, ha dato la possibilità ai cittadini di dibattere sulle problematiche zonali con il sindaco Pino Capalbo e l’assessore Mario Bonacci. Presente anche il presidente dell’Assise Angelo Gencarelli. Il tema della viabilità, sempre più precaria, è stato il motivo dominante di molti interventi, con toni che a tratti sono stati piuttosto aspri, sebbene, sempre all’interno di un discorrere civile ed educato. Esordisce un cittadino di Cerasello, la cui opinione si presta a poche interpretazioni "un’ amministrazione fallimentare; se non sei in grado di fare il sindaco te ne puoi andare a casa". Per Michele Gabriele, presidente del comitato "una zona la nostra che ha toccato il fondo, dimenticata dalla politica. Nelle periferie lo spostamento veicolare per accedere ai servizi è continuo ed è essenziale avere una viabilità dignitosa. Chiediamo una bitumazione che sulle arterie principali più critiche - leggi strada comunale verso Cosenza – sia completa e risolutiva del problema". I toni si sono alzati quando è intervenuto Emilio Turano, consigliere comunale di opposizione, che non lesina critiche all’operato dell’Amministrazione Capalbo. "Là Mucone vive un degrado non più sostenibile e sulla condizioni della viabilità non ci sono scusanti ammissibili. Voglio ricordare inoltre, come il Cup di Serricella da diverso tempo non eroghi più servizi. La gente aspetta soluzioni". Risponde di petto Capalbo, "fai polemiche spicciole", e si dilunga a spiegare la questione dei soldi regionali che non sono mai arrivati. Il sindaco si riferisce ad una graduatoria della Regione Calabria, in attuazione della legge 24 - correvano i tempi in Regione di Mario Oliverio - in cui Acri era inserita insieme ad altri comuni per avere fondi destinati alle opere pubbliche. Il decreto di attuazione si perse per strada e le cose non sono andate meglio con la nuova giunta Santelli. Acri è stata reinserita nella seconda graduatoria ma ad oggi la copertura finanziaria non è arrivata. Il sindaco ha spiegato come "ora che l’ente Comune ha riacquistato la sua capacità di indebitamento, non arrivando altri finanziamenti, abbiamo deciso di contrarre un mutuo con la Cassa depositi e prestiti per realizzare opere di pubblica utilità e mettere mano alle strade. Una parte di questi fondi è destinata alla viabilità delle periferie". "Verosimilmente – ha continuato il sindaco – ai primi di agosto arriverà il bitume per le strade comunali. Inoltre a mesi verrà appaltato il nuovo edificio dell’istituto comprensivo di Là Mucone". Angelo Gencarelli ha sottolineato a fine incontro che si stanno adoperando per "fornire la zona di una postazione di Elisoccorso". Le motivazioni del sindaco non hanno tranquillizzato più di tanto i cittadini – molto critico anche l’intervento dell’insegnante Anna Gencarelli - oramai disillusi dai politici di ogni ordine e grado. L’associazione presieduta da Gabriele ha fatto sapere che "stiamo istituendo un comitato di controllo che vigilerà sullo svolgimento dei lavori. Vogliamo la massima trasparenza anche sui costi degli interventi. La gente è stanca dei continui rimbalzi di responsabilità. Chi amministra deve dare conto e produrre risultati". Fra il pubblico si è visto anche Angelo Cofone detto Frosparo. |
PUBBLICATO 23/06/2020 | © Riproduzione Riservata

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