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Cammino Basiliano, mercoledì la presentazione

Foto © Acri In Rete
Redazione
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Del Cammino Basiliano, Acri in rete se ne è occupato nello scorso mese di gennaio quando in un articolo facemmo notare che il territorio acrese non rientrava nel percorso. Dopo circa un mese, l’amministrazione comunale comunicò che i responsabili del Percorso inserirono anche Acri. Mercoledì 12 agosto alle 19 al palazzo Sanseverino-Falcone, si terrà l’iniziativa “Il cammino basiliano: cultura e turismo per la valorizzazione del nostro territorio”. Parteciperanno il sindaco Pino Capalbo, Flaviano Lavia, responsabile di zona, Mimmo Flotta, referente di zona, Angelo Vaccaro, presidente dell’associazione “Gruppo micologico Sila greca”, Carmine Lupia, responsabile e ideatore del progetto, Mario Bonacci, assessore alla cultura. dal Pollino allo Stretto, circa mille chilometri da percorrere a piedi in 44 tappe, corte, medie, lunghe, con 28 varianti che attraversano borghi, frazioni e piccoli comuni, che raccontano la storia antica della Calabria. Tra le tappe più importanti oltre quella di Acri, vi sono; i tre parchi naturali, il duomo di Reggio Calabria, Scilla e Cariddi, la Certosa di Serra San Bruno e le abbazie florensi fondate da Gioacchino da Fiore, le Serre, il mar Ionio ed il Tirreno, la Magna Grecia. Il Cammino Basiliano, dal nord al sud della regione, è un percorso in quelle aree interne dove le confraternite dei monaci hanno lasciato nei secoli impronte indelebili, unendo riti greci e romani, Costantinopoli, i Normanni e la Chiesa di Roma. I monaci basiliani sono monaci che si ispirano alla regola da San Basilio (nato nel 330 e morto nel 379). Possono essere sia di rito greco che latino. San Basilio fondò i suoi monasteri non in luoghi deserti o impervi, ma nelle città o nelle loro vicinanze, in modo che la scelta del silenzio e del raccoglimento fosse legata alla dimensione caritativa soprattutto verso i poveri. Infatti, fondò delle vere e proprie cittadelle dove i monaci davano lavoro ai bisognosi, assistevano i malati, i poveri e gli orfani. Queste cittadelle, in seguito, furono denominate città basiliade.

PUBBLICATO 11/08/2020 | © Riproduzione Riservata





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